Ferrari, Leclerc: «Vorrei i V10 in Formula 1. Cosa vedo nel mio futuro? Ho un sogno...»

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La Ferrari sta vivendo un momento assai delicato ed importante della sua stagione. Questo, di fatto, è quello che è emerso dal fine settimana del GP dell'Arabia Saudita che, a posteriori, potrebbe aver rappresentato un crocevia per l'annata corrente. Dopo l'avvio negativo di campionato, che aveva smontato i proclami invernali e mostrato i limiti della SF-25, a partire dal Bahrain la Rossa aveva mostrato segnali di vita: lampi utili a sperare di poter archiviare il crollo delle prime uscite della 2025, grazie a cui la Rossa aveva potuto capire, o sperare, quanto, pur non essendo una vettura di vertice, la SF-25 potrebbe non essere "da buttare". Il tutto dopo che, in qualche modo, i tecnici sembrano riusciti a comprendere l'auto, il funzionamento e dare inizio una risalita. Il tutto, ovviamente, era a soggetto a conferma nel GP saudito, utile a confermare il lavoro di affinamento del set-up, oltre che la bontà degli sviluppi introdotti che, pur non essendo stati la panacea di tutti i mali, avevano garantito un passo avanti.

C'è ancora speranza?

Insomma, dei bagliori di speranza che, dati alla mano, sono giunti a Jeddah, solo grazie a Charles Leclerc, resosi protagonista di un GP perfetto, con un ritmo infernale, una gestione gomme da manuale e 51 giri del tutto esenti da errori, cui cui ha portato la sua SF-25 al terzo posto, regalando a Maranello il primo podio stagionale: una grossa boccata di ossigeno dopo settimane dure, che aiuterà il team a gettare le basi perb periodi migliori che, auspicabilmente, arriveranno con l'introduzione del nuovo pacchetto di sviluppi a Imola con cui la Rossa spera di arrivare a livello dei primi. Un periodo di avvicinamento in cui Charles Leclerc ha deciso però di rilassarsi e ricaricare le batterie, divertendosi a bordo di un bolide storico al fianco di Jean Alesi nel corso del GP de France Historique, la rievocazione del GP di Francia con le auto di una volta, andato in scena questo fine settimana sul circuito del Paul Ricard.

Tra sogni e futuro

Un fine settimana di festa, in cui il monegasco non si è sottratto ai microfoni della tv che trasmetteva l’evento, parlando di temi che, solitamente, non c’è il tempo di toccare nei weekend di gara. Il ferrarista ha infatti approfittato di questa occasione per esprimere il proprio apprezzamento per il sound delle vetture old-style protagoniste dell’evento. Non solo, poiché ha anche parlato del suo futuro, in cui spera di poter disputare la 24 Ore di Le Mans (magari al volante della Ferrari 499P che ha vinto le ultime due edizioni della grande classica francese), dopo la sua uscita dalla F1.

Mi piace il rumore dei V10, è semplicemente eccezionale! L’emozione che un V10 o un V12 regalano è unica. Spero che riusciremo a tornare a quei motori in F1. Le Mans? Fred Vasseur mi guarda già. Ma è un sogno, e sarebbe fantastico poterla correre con mio fratello Arthur e Antonio Fuoco. Mi piacerebbe molto poter partecipare”.

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Foto copertina x.com

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