Albon elogia Colapinto: «È un pilota fantastico. Inizialmente lo avevo sottovalutato»
Ieri alle 06:00 AM
Franco Colapinto si è trovato catapultato nel paddock di Formula 1 a metà stagione dopo che la Williams lo ha scelto per sostituire l'americano Logan Sargeant. Al volante della monoposto britannica l'argentino ha mostrato ottime qualità, ma il finale di stagione è stato caratterizzato da diversi incidenti, anche gravi sul piano economico, legati all'inesperienza del pilota su determinate piste.
Alexander Albon però ritiene che le ultime difficili gare di Franco Colapinto con la squadra non debbano far passare in secondo piano gli eccellenti risultati ottenuti dall'argentino.
La forma di Colapinto, il suo atteggiamento composto e il suo rapido adattamento alle esigenze della categoria hanno persino spinto la Red Bull a prendere in considerazione la possibilità di acquistare il ventunenne mentre valutava le opzioni di piloti per il 2025. Non appena però l'argentino è apparso sul radar della scuderia di Milton Keynes, una serie di costosi incidenti in Brasile e a Las Vegas ha fatto ricredere Christian Horner e Helmut Marko, che si sono orientati verso il proprio parco piloti.
Secondo Albon, è difficile giudicare Colapinto solo in base alla seconda parte del suo cameo in Williams, che è stato più difficile, dato che anche la FW46 è diventata più complicata da guidare e la squadra ha dovuto lottare sempre più duramente per tenere il passo della concorrenza.
Come riportato da Motorsport, quando al thailandese è stato chiesto se gli errori di Colapinto abbiano oscurato la sua stagione, Albon ha risposto: "Spero di no. Non credo che se lo meriti. Io penso che il tutto vada di pari passo con le prestazioni della vettura e che sia diventato complicato alla fine della stagione. Per me è stato difficile. Non ho avuto un finale di stagione fantastico e non do sempre la colpa a me stesso, quindi credo che il team sappia quanto sia bravo".
"In termini di tempistica, credo che sia stato perfetto il suo arrivo quando la vettura era al massimo della competitività e forse più facile da guidare. Ad essere onesti, ha fatto un ottimo lavoro a Baku e Singapore, che non erano piste facili".
"È semplice spingere troppo quando la griglia è così competitiva e non c'è margine per essere lenti o fare un errore. Entrambi abbiamo affrontato un gruppo di gare difficili, quindi non lo biasimerei troppo. Soprattutto il Brasile, la prima volta sul bagnato, non è facile su una pista come quella. Poi subito dopo c'è stata Las Vegas, un altra pista molto complicata".
Albon ha poi concluso dicendo: "È un pilota fantastico. Sento che ha dimostrato il suo valore in Formula 1. Sicuramente, quando è arrivato, ho sottovalutato quanto sarebbe stato veloce e credo che lo vedremo in Formula 1 prima o poi".
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