Alpine, da Renault a Mercedes: ammissione d'inferiorità che cela una grande opportunità

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L’Alpine ha confermato a novembre che a partire dalla stagione 2026 abbandonerà la power unit Renault, abbandonando lo status di costruttori e diventando così un team cliente a tutti gli effetti passando alla motorizzazione Mercedes. La scelta della casa francese è stata criticata da tutti, soprattutto dai dipendenti che faticano a trovare un filo logico in questa strana decisione.

Provando ad analizzare il quadro generale delle cose, quella che appare inizialmente come una scellerata decisione potrebbe invece celare una grande opportunità. Sicuramente i vertici, che hanno sfruttato l’ingresso nel team anche di Flavio Briatore, hanno preso coscienza del fatto di non aver mai realmente compreso le power unit figlie del regolamento 2014. La Renault non è mai stata al livello di Mercedes agli albori dell’era regolamentare né tantomeno a quelli della Honda e della Ferrari ora che siamo giunti al tramonto dell’attuale normativa.

Scellerato dietrofront o opportunità?

Nel 2026, anche se inizierà una nuova epoca per quanto riguarda le power unit, il concetto iniziale sarà per certi versi molto simile (tra un anno si rinuncerà sostanzialmente all’MGU-H e ci si ritroverà a che fare con dei carburanti totalmente sostenibili). Dal momento che la sostanza cambierà, ma non in modo così radicale, la Renault ha preferito non cimentarsi in questa sfida e di affidarsi ad un motorista molto competente (la McLaren ha vinto il campionato costruttori 2024 facendo spingere la vettura dai cavalli teutonici).

Ma non è questa l’opportunità di cui vi vogliamo parlare. L’opportunità sta nel fatto di avere in gestione la power unit Mercedes. I tecnici presenti ad Enstone potranno toccare con mano il lavoro fatto dagli avversari, cercare di comprenderne il funzionamento e le qualità, così da poter magari, tornare a competere come costruttori in un prossimo futuro.

Ovviamente non si tratta del lavoro di un giorno, servirà tempo. Correre come cliente di un motorista rivale costituisce sicuramente un’onta sul palmares di un costruttore come Renault. Un’ammissione di inferiorità. A volte ci vuole coraggio ad ammettere di aver sbagliato, i francesi lo hanno fatto ed ancora una volta saranno loro i primi artefici del loro destino.


Foto copertina: X, Alpine; foto interna: X, Alpine

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