Ferrari, Calado: «Anno orribile per la vettura 51, ma la 499P è ottima. Titolo? Possibile»

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È stata una vittoria storica, che è entrata di diritto nella storia del motorsport, quella conseguita dalla Scuderia Ferrari nella 24 Ore di Le Mans 2024 dove, la 499P numero 50 di Fuoco, Molina e Nielsen, è riuscita a vincere la gara francese per il secondo anno di fila, bissando l'impresa del 2023, anno in cui il Cavallino era tornato al successo nell'anno del centenario della Sarthe, cinquanta anni dopo l'ultima partecipazione e 58 dopo l'ultimo centro.

Una vittoria, quella della hypercar rossa che, come detto, ha scritto una pagina storica della storia dei motori, della classicissima francese e di quella di Maranello e che, tra le varie cose, ha mostrato al mondo la bravura e il talento di un team (Ferrari e AF Corse che gestisce le vetture) italiano e magistralmente diretto da Antonello Coletta, che in poco più di due anni è stato capace di far nascere un progetto ambizioso, con all'orizzonte una sfida quasi impossibile: tornare a vincere a Le Mans battendo colossi come Toyota che naviga nel Wec da anni, Porsche o altri. Un progetto che mai, in due anni, si è arreso alle difficoltà e che anzi, come accaduto nella Loira, le ha trasformate in opportunità.

Un sogno che con lavoro, impegno, passione ha preso forma fino ad arrivare alla doppia sublimazione della Sarthe, oltre che alla piena forma nel Wec, quando la 499P numero 50 ha tagliato il traguardo in prima posizione, con poca benzina rimanente a causa di una tattica estrema, necessaria per compensare uno stop extra data da un problema ad una portiera.Una gara dominata dal Cavallino che ha permesso di concretizzare il vero valore dell'auto, come poche altre volte accaduto in stagione, dove diversi sono stati gli episodi sfortunati e difficili sia per la numero 50 che, soprattutto, per la vettura 51.

E, in occasione della Finali Mondiali Ferrari a Imola, proprio uno dei piloti della vettura 51, James Calado, ha commentato la negativa annata di cui, insieme ad Antonio Giovinazzi e Alessandro Pier Guidi è stato protagonista.

"Quest'anno è stato orribile per noi della #51, con poca fortuna. Speriamo nell'ultima gara dove sappiamo di poter mostrare il nostro potenziale, abbiamo avuto una delle vetture più veloci dimostrandolo, anche se non del tutto con i risultati che avremmo voluto. Qui ad Imola è stato un esempio, ma anche a Spa, poi abbiamo sofferto due ritiri".

Una serie di episodi negativi che, malgrado tutto, non hanno ancora estromesso la Scuderia dalla lotta per il titolo costruttori del mondiale Endourance, ancora aperto fino alla gara finale del Bahrain. Una tappa in cui il team di Antonello Coletta deve solo vincere e fare il massimo possibile per sperare nell'impresa.

"Incrociamo le dita per il Bahrain, dove vogliamo dare una mano alla squadra a vincere il titolo. La speranza è di ottenere una vittoria che ci possa dare fiducia in vista del prossimo anno per lottare per il titolo".

Prima di salutare la platea, il pilota inglese ha esternato le sue sensazioni relative al fine settimana delle Finali Mondiali a Imola: sensazioni positive, che lo portano a godersi con gioia l'ultimo atto della stagione agonistica del Cavallino.

"Per me è la seconda volta alle Finali Mondiali, sempre bello trascorrere del tempo e festeggiare con tifosi in un posto speciale. Abbiamo avuto una buona stagione, specie con la macchina #50 che ha vinto Le Mans. Sono contento di vivere la passione Ferrari assieme a tutti i fan".

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