Ferrari, cambiano i piani dopo il crash di Hamilton: SF-23 e SF-24 in pista a Barcellona
Oggi alle 01:30 AM
Come si era appreso da tempo, a conferma delle nostre anticipazioni, la Ferrari aveva programmato, oltre al test di Fiorano della scorsa settimana, tre giorni di test (Test of Previous Cars con la SF-23 del 2023) sul circuito di Barcellona per permettere ai piloti titolari, ma anche alle riserve, di togliersi la ruggine di dosso dopo la pausa invernale. Non solo, poiché questa sessione era stata pensata anche per permettere al nuovo arrivato, Lewis Hamilton, di familiarizzare con le procedure del Cavallino, conoscere il personale di pista e valutare la bontà delle modifiche al volante e alla pedaliera che aveva richiesto dal suo arrivo. Un programma di lavoro che, però, è stato condizionato dall’incidente che, nella mattina di mercoledì, ha visto protagonista lo stesso Sir Lewis che, uscendo di pista nel terzo settore della pista catalana, ha impattato contro le barriere e danneggiato seriamente la SF-23.
Riparazioni lunghe, saltano i programmi
Un crash a cui ha fatto seguito lo stop della sessione e l'intervento del personale di pista per recuperare la vettura e riconsegnarla al box del Cavallino. Qui i meccanici sono stati chiamati ad un lungo lavoro di ripristino che, dopo una prima rapida valutazione dei danni, hanno impiegato molte ore a rimettere in sesto la SF-23, concludendo l'opera solo nel tardo pomeriggio, rendendo impossibile l'esecuzione del programma di Charles Leclerc, che avrebbe dovuto girare dopo il pilota inglese, nel pomeriggio. Un imprevisto che, malgrado tutto, ha spinto la squadra a fare di tutto per provare a non variare i piani per l'ultima giornata di test, con Hamilton e Leclerc che hanno lasciato la pista catalana con la speranza di poter recuperare i chilometri non percorsi.
Nuovo programma: due auto in pista
Appreso cio il team, come riportato da noi in esclusiva, ha inviato d'urgenza, nella serata di mercoledì, uno specialista di compositi a Barcellona per valutare i danni della vettura (su ali e sospensioni ma, potenzialmente, anche alla scocca) e per gestire il prosieguo dei programmi di lavoro e la gestione della produzione e rotazione dei ricambi della monoposto scelta per i TPC della stagione. Non solo, poiché lo staff diretto in pista dal vice team principal Jerome D’Ambrosio, dopo le opprtune valutazioni, starebbe valutando un modo per recuperare, prima del via dei test pre-stagionali in Bahrain, i chilometri persi. Pertanto, come appreso da nostre fonti, la prossima settimana la Scuderia dovrebbe schierare due vetture in pista: la SF-24 (in versione mule-car) per svolgere i test Pirelli necessari allo sviluppo delle gomme 2026 e la SF-23 con cui permettere ai piloti titolari
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Foto copertina www.ferrari.com