Ferrari, Hamilton: «La gara è stata una sfida enorme per me. SF-25? Fuori dalla finestra...»

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Le attese della vigilia erano alte, così come da molto in alto è caduta la Ferrari nel fine settimana del GP d'Australia. Dopo un inverno di positività, fiducia ed entusiasmo, con dati e test incoraggianti e un buon primo venerdì di prove libere, il risveglio per il Cavallino dopo le prima uscita a Melbourne è stato brusco. Una doccia freddissima, insomma. All'Albert Park la Ferrari si è infatti rivelata la quinta forza in campo, chiudendo una gara pazza (gestita in modo tutt'altro che ottimale dal muretto e dai piloti in termini di strategia nelle delicate fasi di pioggia) in ottava e decima posizione con Leclerc e Hamilton. Un risultato da una parte, piccola, figlia di piloti non del tutto esenti da errori e incapaci di fare la differenza, e in larga parte dovuto ad una SF-25 che, malgrado le millantate scelte tattiche improntate al bagnato, sull'acqua (ma anche su asciutto al sabato);è apparsa in crisi, lenta e difficile da guidare.

Errori, episodici e forse strutturali...

Un brusco passo falso, forse figlio di errate scelte strategiche o forse figlio di problemi ben noti per il Cavallino, che ha frenato bruscamente il grande ottimismo che aveva accompagnato la Scuderia e che, nella dinamica in cui e giunto, induce riflessioni profonde sulle cause di uno sprofondo così rumoroso a cui, se possibile, la Rossa sarà chiamata a reagire già dalla prossima settimana in Cina. Da una il team non è stato esente da colpe nella delibera del set-up della vettura (anche se la SF-25 è apparsa tutt'altro che veloce sia nel Q3 su asciutto sia in gara con bagnato prima che asciutto poi), ma dall'altra potrebbe riportare in auge problemi che, ciclicamente, sembrano tornare a galla come il sottosterzo in qualifica e uno scarso feeling dei piloti: noie figlie di errori di progetto o dettati da una sospensione anteriore pull-rod (e l'intera dinamica del veicolo) ancora acerba?

Parla Hamilton

Tante domande a cui non è ancora possibile rispondere, sia da parte dei tecnici che da parte dei piloti, come Lewis Hamilton che al termine della sua prima gara con la Ferrari, in un contesto tutt'altro che roseo, ha analizzato la sua giornata ai microfoni di Sky Sport F1. Per prima cosa l'inglese ha sottolineato come il risultato sia stato deludente per lui e per il team, e cone la strategia azzardata non abbia aiutato nel costruire un risultato solido.

"È stata una dells giornate più difficili. Essere per la prima volta su questa macchina, con questa power unit in queste condizioni, con le funzioni del volante e le comunicazioni nuove da imparare è stata una sfida enorme. Speravo in un risultato migliore, ho lotttato e per un momento eravamo in lotta per il podio  dopo essere rimasti fuori. Alla fine è arrivata ancora più pioggia e tutto è peggiorato".

Prima di congedarsi, l'inglese ha evidenziato come la SF-25 vista a Melbourne non abbia mai centrato la finestra di utilizzo, dicendosi sicuro che il vero valore dell'auto sia diverso.

"Non siamo riusciti a mettere la macchina nella giusta finestra. Non penso che la macchina sia così, è lontana da quanto abbiamo visto oggi o in qualifica ieri".

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