Ferrari, Leclerc: «Hamilton? Vedremo se la vettura ha dei limiti o è molto bravo lui»

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Ancor prima della prima gara della stagione, il mondiale 2024 di F1 è stato caratterizzato da un unico leight motiv che, probabilmente, sarà tale da caratterizzare anche la prima parte del prossimo anno. Stiamo parlando del passaggio in Ferrari, dal 2025 appunto, di Lewis Hamilton. Il colpo del secolo per la F1 e per tutto il panorama motoristico mondiale, dato che stiamo parlando del pilota e del team più vincenti nella storia del motorsport. Un colpo, dopo anni in cui era stato possibile solo a parole, divenuto ufficiale lo scorso febbraio, che in poche ore ha dato piena forma ai sogni dei tifosi ma anche dello stesso Lewis, che mai aveva fatto mistero di volersi vestire di rosso, per sublimare una carriera straordinaria.

Un annuncio lampo, dopo le irrefrenabili fughe di notizie che, oltre a scioccare l'intero paddock e gli appassionati (e avviato un clamoroso effetto domino del mercato), ha garantito alla Rossa diversi benefici che il sette volte iridato potrà portare, sia alla guida che come esperienza, conoscenze e metodologie. Ma anche fuori dalla pista. E nel parlare di shock non si esagera, sia per il clamore dalla operazione, sia per il forte messaggio inviato da Maranello ai team rivali, con cui la Rossa ha sottolineato la volontà di tornare a vincere dopo anni di digiuno, sia in ambito piloti che in ambito costruttori. Un messaggio partito già mesi fa, con una serie di mosse annunciate da Maranello a cui l'affaire Hamilton, di fatto, si pone in chiusura, quasi come "ciliegina finale". E stiamo parlando, nell'ordine, del'arrivo di Fréd Vasseur, di un nuovo direttore tecnico e il rinnovo di contratto di Leclerc che, unite alla innegabile crescita tecnica dell'auto, stanno rimettendo il Cavallino sulla via per il ritono al successo.

E, come detto, l'arrivo di Sir Lewis potrebbe rappresentare la chiusura del cerchio, specie in virtù del fatto che insieme a Charles Leclerc andrà a comporre, probabilmente, la migliore line-up della griglia, come velocità pura e come spirito di collaborazione che, almeno per quanto visto finora non sembra affatto mancare. E sicuramente un approccio positivo, ascoltando quanto dichiarato dal monegasco a "Repubblica", non sembra affatto mancare da parte del pilota più veterano della Scuderia, che senza mezzi termini ha ammesso come l'arrivo del sette volte campione del mondo sarà per lui una sfida e una opportunità di crescita, sia per imparare molto dall'esperienza di Lewis che per capire se l'assenza di prestazioni dell'auto sarà dipendente da carenze della stessa o da alcune sue lacune come pilota.

Non sono preoccupato per l’arrivo di Hamilton, la vedo molto come un’opportunità. Lewis è il più vincente, per me non è solo un’occasione per imparare da uno dei migliori di sempre, ma anche di confrontarmi con lui sulla stessa vettura. Non sai mai se sono i limiti dell’auto a non permetterti di fare certe curve o se lui è particolarmente bravo. L’anno prossimo avrò la risposta. Prima voglio finire bene con Carlos, con il titolo Costruttori”.

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Foto copertina www.ferrari.com

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