
Ferrari, Turrini: «Hamilton come il Conte di Montecristo. Leclerc da Rododendro, per ora»

Ieri alle 07:00 AM
La Ferrari era a caccia di risposte, molte ed importanti, alla vigilia del GP della Cina per riuscire ad archiviare in modo definitivo il negativo GP d'Australia come un semplice incidente di percorso. E l'obiettivo della Scuderia era stato centrato, almeno fino al via della qualifica di Shanghai, visto che la pessima tre giorni di Melbourne (in cui la Rossa era crollata nel ruolo di quinta forza in campo con una SF-25 lenta e complicata, troppo brutta per essere vera), era stata messa via e il tutto pareva far pensare che la debacle fosse dovuta ad errate scelte di set-up e non a problemi radicati nel progetto. Insomma, l'avvio della trasferta all'ombra della Grande Muraglia aveva avvalorato la teoria dei tecnici di non aver sbloccato tutto il potenziale della vettura ed espresso il suo vero valore.
Risposte a metà
Rimessa la macchina in pista, il team italiano aveva trovato, fino alla Sprint Race, quanto desiderato: dalle FP1 la SF-25 era tornata veloce, bilanciata e capace di dare ai piloti il feeling giusto per spingere al massimo. O almeno a Lewis Hamilton, apparso in forma, poleman nella Sprint pole con un super giro, oltre i limiti della macchina. Una prestazione che è stata ripetuta dal sette volte iridato anche nella garetta, dove con una magistrale gestione gomme, il Sir ha vinto la sua prima gara breve in carriera. La prima anche nella storia della Ferrari. Purtroppo però, tale stato di forma non è stato mantenuto dal Cavallino durante la qualifica vera e propria dove, forse a causa del l'innalzamento delle temperature o di alcune scelte di assetto, la SF-25 è tornata a faticare, rivelandosi la quarta forza in campo alle spalle di McLaren, Mercedes e Red Bull.
Successo storico, parola di Turrini
Una qualifica complessa chiusa da Hamilton al quinto posto e al sesto da Charles, che forzerà i due ad una gara di rimonta ma che, comunque, non può cancellare la grande affermazione dell'epta iridato nella Sprint, che per tutti i tifosi della Rossa assume un valore simbolico davvero elevato. Un grande passo di cui ha parlato Leo Turrini nel suo blog "Profondo Rosso", che ha elogiato il lavoro del britannico e parlato del passo falso di Leclerc, incapace di incidere, in difficoltà sul passo e sulla gestione gomme.
"Mai avrei creduto di alzarmi nel cuore della notte per guardare una Sprint. Ma per la Ferrari di Lewis Hamilton questo ed altro! God save The King. [...] D’accordo, era solo una Sprint. [...] Ma questa è una impresa che ha, ancora!, lo spessore del romanzo. Il Conte di Montecristo guida una Ferrari. Ne’ lui ne’ lei avevano mai vinto una Sprint. [...] Ci sono momenti da conservare nella memoria, li tieni lì. [...] Su Leclerc, nel presente si aggiudica il premio Rododendro. [...] Di Charles parleremo un’altra volta, come dissero i filosofi di Atene a San Paolo che raccontava la Resurrezione del Messia".
Leggi anche: Ferrari, Vasseur: «Siamo in lotta, Gara? Degrado sarà cruciale». E parla del set-up...
Leggi anche: Ferrari, Leclerc ammette: «Niente scuse, non sono a livello di Hamilton. Dovrò reagire»
Foto copertina x.com