
Ferrari, Turrini: «Pole di Hamilton è una favola nel giorno di Senna. Quando ci sveglieremo...»

Ieri alle 12:45 PM
L'obiettivo per la Ferrari, una volta sbarcata in Cina, era solamente uno: cercare risposte sulla propria forma dopo il negativo GP d'Australia che aveva fatto crollare, dopo un inverno di dati incoraggianti e test positivi, la Rossa nel ruolo di quinta forza in campo. E generato disappunto all'interno della GeS. Insomma, un avvio da dimenticare che aveva travolto il team di Fréd Vasseur, alle prese con una SF-25 incapace di andare oltre ad un ottava e decima posizione: un pessimo score, troppo brutto per essere vero, dovuto ad una monoposto lenta, complicata, irriconoscibile. Il tutto, logicamente, era appaeso assai duro da accettare, rendendo imperativo capire se fosse dovuto ad errate scelte di assetto o a problemi tecnici.
Risposte ok
Una situazione che aveva scatenato diverse domande a cui la Scuderia cercava risposte, fiduciosa di non aver sbloccato tutto il potenziale della vettura. E sul tracciato alle porte di Shanghai, il team italiano ha trovato, per ora, alcune delle risposte desiderate. Sin dalle FP1, infatti, la SF-25 è tornata veloce, quasi a livello della McLaren, bilanciata (non a livello ottimale) e capace di dare ai piloti il feeling giusto per spingere ed estrarre la prestazione da primi della classe. Una Ferrari che però, malgrado fosse un paio di decimi più lenta della McLaren, è stata portata in Sprint pole da un grande Lewis Hamilton che, con un giro perfetto, ha superato i limiti della macchina, regolato i rivali e ricordato a tutti perché è un sette volte campione del mondo.
Turrini, questa è una favola
Una situazione migliore di quella vissuta a Melbourne dalla Rossa, ma che non dovrà generare troppo entusiasmo, visto che la McLaren resta il team da battere. Una pole che, come scritto da Leo Turrini nel suo blog "Profondo Rosso", assume un grande valore simbolico, essendo giunta nel giorno di quello che sarebbe stato il compleanno di Ayrton Senna, idolo di Sir Lewis Hamilton.
"Non commento mai le qualifiche di una Sprint. Penso lascino sempre il tempo che trovano. [...] McLaren pare abbia un altro passo gara. Però, c’è un però. La F1, come la vita, è fatta di emozioni. [...] La mini pole di Hamilton a Shanghai significa tanto. [...] Questo risultato, non determinante, conferma l’integrità di Lewis. Il suo essere ancora e sempre un pilota. Può essere un lampo nel buio, l’eccezione che conferma la regola, una allucinazione. Ma è [...] una piccola grande favola. [...] Dubito che la sostanza possa cambiare [...] Meglio fermarsi al dato emozionale. Nel giorno in cui Ayrton Senna avrebbe compiuto 65 anni, c’è Lewis Hamilton in pole con la Ferrari. In fondo, ci basta sognare (al risveglio tutti sudati avremo modo di pensare, perché andrà così, of course)".
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Foto copertina media.ferrari.com