Helmut Marko tuona: «Tsunoda? Newey non lo voleva», ma la moglie di Adrian nega
Ieri alle 10:00 AM
Nuovo giorno, nuovo caos in casa Red Bull: dopo aver retrocesso Liam Lawson in Racing Bulls a causa delle mancate prestazioni, ora è tempo di scompiglio tra Helmut Marko e Adrian Newey. In una recente intervista, il consulente austriaco ha ammesso che, nel mancato approdo di Yuki Tsunoda in Red Bull nelle passate edizioni, ci sarebbe lo zampino di Newey. Pare che al noto ingegnere inglese non piacquero molte azioni da parte del nipponico, dando così sempre giudizi negativi su una possbile promozione nel team di Milton Keynes.
Parole forti e incisive
"Per molto tempo, Yuki è stato etichettato come una persona poco performante e che commetteva stupidi errori qua e là. Questo è successo l'anno scorso in Messico, per esempio, dove è iniziata la fase decisionale per noi. Con Lawson, all'inizio è stato esattamente l'opposto: è arrivato e ha consegnato immediatamente, indipendentemente da quanta pressione ci fosse. A posteriori, tuttavia, non è stata la decisione giusta" ha dichiarato Marko al quotidiano austriaco Kleine Zeitung .
"In generale, tuttavia, molto può essere attribuito a un singolo incidente. Tsunoda una volta ha tamponato l'auto di Pierre Gasly lì [al Gran Premio di Gran Bretagna del 2022], e parti delle auto in pista hanno successivamente danneggiato il sottoscocca dell'auto di Verstappen, che gli ha fatto perdere la gara. Adrian Newey era furioso all'epoca. Da quel momento in poi, Yuki è stata una bandiera rossa per lui. Ma ora Newey non c'è più e Yuki ha lavorato duramente su se stesso. Sono sicuro che farà grandi cose."
La famiglia Newey contrattacca
La moglie del brillante ingegnere inglese, Amanda Newey, dopo essere venuta a conoscenza dei fatti, ha commentato la vicenda attraverso un post sulla piattaforma X: "Non ha senso. Era in un periodo di aspettativa". Chissa sè Adrian Newey darà presto la sua versione dei fatti: nell'attesa godiamoci il GP Giappone, che prende il via domani con le prove libere
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