«Il primo avversario è il compagno di squadra» - Williams: Sainz vs Albon

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"Il primo avversario è sempre il compagno di squadra". Quante volte abbiamo sentito questa frase nel mondo delle corse? Può sembrare scontata, ma questa serie di parole racchiude tuttavia una grande verità: prima di pensare a battere gli avversari, nella testa di un racer è necessario avere la meglio sull'unico pilota che in tutto il paddock guida la stessa monoposto.

In questa rubrica andremo ad analizzaretutte le coppie che prenderanno parte al Mondiale 2025, tracciando il profilo dei singoli piloti per poi provare ad abbozzare chi potrebbe avere la meglio sul proprio compagno di team al termine della stagione. In questo secondo episodio ci occuperemo della Williams che ai nastri di partenza di questa stagione avrà il confermato Alexander Albon e il neo-acquisto Carlos Sainz al volante della FW47.

Albon: riprendersi da una stagione in chiaroscuro (più scuro che chiaro)

Reduce da un'annata non particolarmente esaltante, il pilota thailandese si appresta a cominciare la sua quarta stagione con il team di Grove. Il 2024 di Alexander Albon è stato caratterizzato da alti e bassi, con una prima parte piuttosto positiva e, di contro, una seconda metà non proprio in linea con le aspettative. Inoltre, il nativo di Londra in alcune situazioni ha mostrato di essere ancora incline all'errore; esempio lampante è sicuramente il botto che lo vide protagonista in Australia e conseguente danneggiamento del telaio, con il team che fu costretto a "sottrarlo" a Sargeant (poi obbligato a fare da spettatore la domenica).

Occorre comunque sottolineare come i piloti siano stati chiamati a guidare una vettura piuttosto scorbutica e imprevedibile, scenario che soprattutto sul finire di stagione ha portato a numerosi incidenti (che molto probabilmente costerà al team una sanzione causa sforamento del budget cap) nonchè ad una conseguente e inevitabile crisi di risultati.

Il know-how di Sainz

Una delle più grandi novità del 2025 sarà sicuramente vedere come Carlos Sainz si calerà nella sua nuova realtà dopo gli ultimi quattro anni passati a Maranello. Lo spagnolo tornerà in un certo senso al passato, visto che dovrà nuovamente confrontarsi con il metodo di lavoro britannico che sappiamo avere più di una differenza se paragonato a quello italiano. Per il nativo di Madrid dovrebbe comunque trattarsi di una semplice manovra di ambientamento, dal momento che prima di approdare in Ferrari trascorse due stagioni in McLaren.

Snobbato da tutti i top team (Mercedes e Red Bull su tutti), James Vowles non ci ha pensato due volte ad offrire a Sainz un posto in squadra, consapevole di quanto l'esperienza dello spagnolo possa rivelarsi preziosa per far tornare la Williams a competere per posizioni più nobili rispetto al deludente nono posto con il quale ha chiuso il 2024. La sua carriera, dopotutto, parla chiaro: dalla McLaren alla Ferrari, tutti hanno beneficiato della grande etica del lavoro che porta in dote l'ex pilota di Rosso vestito.

Il ruota a ruota tra i due

Nonostante il veterano della squadra sia Albon, tutto lascia comunque pensare che dovrebbe essere Sainz a prevalere. Lo storico contro i compagni di squadra è piuttosto indicativo per entrambi: se da una parte il thailandese ultimamente ha sempre avuto la meglio su chi con lui si è trovato a condividere il box (Latifi prima e Sargeant poi), è altrettanto vero che quando è stato affiancato da piloti "spigolosi" ha sempre fatto fatica.

Ricordiamo bene tutti come in Red Bull il nativo di Londra uscì con le ossa rotte dal confronto con Max Verstappen, ma anche gli ultimi mesi trascorsi con Franco Colapinto nel garage non si sono rivelati esattamente una passeggiata di salute... Nonostante il dato relativo alla qualifica non gli sorrida (7-2), l'argentino nel corso dei suoi primi nove Gran Premi ha più volte dimostrato di riuscire a tenere il passo: a dimostrarlo è il 5-4 in favore dell'attuale terzo pilota dell'Alpine.

Al contrario, Sainz non ha mai mostrato particolari criticità nel confronto diretto con i propri teammates. Da Max Verstappen e Lando Norris ai tempi di Toro Rosso e McLaren fino a Charles Leclerc nel corso delle quattro stagioni passate alle dipendenze del Cavallino. È vero che il monegasco ha sempre chiuso davanti in classifica Piloti (eccezion fatta per il 2021), ma non è mai davvero emersa una supremazia schiacciante in termini di performance pura, dal momento che i due sono stati spesso e volentieri separati da pochi centesimi.

Foto interna cdn.williamsf1.tech

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