L'Alpine svolge dei test di valutazione in Ungheria, Hill li rimprovera: «Sessioni fuorvianti»

Situazione scomoda quella dell’Alpine in vista della prossima stagione. L’addio di Vettelalla Formula1 ha innescato un effetto domino che è finito per mettere in difficoltà la squadra francese. Tutto è iniziato con la decisione di Fernando Alonso di andare in Aston Martin a ricoprire il posto lasciato vuoto dal quattro volte campione del mondo tedesco. La casa di Enstone ha tentato di correre ai ripari esercitando un’opzione sul contratto di Oscar Piastri, diritto di cui una riunione del CRB ha stabilito non potersi avvalere. Il giovane australiano è stato così lasciato libero di andare in McLarenper essere il compagno di Lando Norris nel 2023, con l’Alpine tornata nuovamente nella condizione di doversi trovare un pilota da affiancare ad Esteban Ocon.

Il sogno del team, a questo punto, sarebbe quello di arrivare ad ottenere le performance di Pierre Gasly, ma il pilota è bloccato dall’AlphaTauri che a sua volta vorrebbe avere una valida alternativa da schierare al suo posto prima di privarsene. Nell’attesa e con l’incognita che il francese possa restare a Faenza, la squadra di Enstone ha indetto per questa settimana una serie di test all’Hungaroring. Una sorta di casting in cui testare le capacità di alcuni piloti considerati una papabile opzione per la prossima stagione. Secondo quanto abbiamo potuto apprendere, Antonio Giovinazzi avrebbe girato martedì, Nyck de Vries mercoledì e Jack Doohan (pilota Formula2) nella giornata di ieri.

Il commento di Damon Hill

Il programma stabilito dall’Alpine potrebbe apparire ai più estremamente meticoloso, ma non a Damon Hill (campione del mondo 1996), che intervenuto al podcast ‘F1 Nation’ ha commentato: Non puoi stabilire perfettamente se un pilota rispecchia effettivamente ciò che cerchi mediante delle sessioni di test. Durante quelle sessioni cerchi di valutare l’energia che si genera all’interno del team quando un ragazzo entra all’interno del garage, l’interazione che riesce ad avere con i meccanici e gli ingegneri. Si cerca di percepire le sue abilità di leadership, ma per quanto riguarda il ritmo puro può essere molto fuorviante".

"Non è facile dire chi sia realmente veloce durante una sessione di test. Quante volte durante le sessioni invernali si vede la Haas in cima alle classifiche e la gente dire ‘Woah! Sarà lei a vincere il campionato’. Il test dura un giorno, con le condizioni che cambiano continuamente. Questo non permette di avere una vera visione dei fatti”, ha concluso.

 

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Foto: Twitter, Alpine

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