
Lawson vs Perez: il dilemma dei confronti in casa Red Bull

Ieri alle 03:15 PM
Dal debutto di Max Verstappen nel 2016, i suoi compagni di squadra sono stati frequentemente analizzati dai media per la difficoltà nel raggiungere il livello del campione olandese. Nel corso degli anni, diversi piloti hanno condiviso il box con Verstappen, tra cui Daniel Ricciardo, Pierre Gasly, Alexander Albon, Sergio Perez e, più di recente, Liam Lawson.
Proprio su Liam Lawson vorrei soffermarmi, in particolare su alcuni commenti espressi dai giornalisti durante l'unica sessione di prove libere e la qualifica sprint che si sono svolte venerdì a Shanghai.
Dal 2021, Sergio Perez ha ricoperto il ruolo di compagno di squadra di Verstappen, giocando un ruolo importante nella lotta per il primo mondiale contro Lewis Hamilton. Tuttavia, il pilota messicano ha incontrato così tante difficoltà che alla fine della stagione 2024 la Red Bull ha deciso di concludere il rapporto con lui. A quel punto, il posto accanto a Verstappen si è giocato tra due nomi: Yuki Tsunoda e Liam Lawson. Dopo i test post-stagionali, la Red Bull ha optato per promuovere Lawson in prima squadra.
È normale, però, che Lawson, nonostante le buone prestazioni con la Racing Bulls, sia ancora un pilota esordiente, e una sua mancata qualificazione in Q2 non può essere valutata con gli stessi parametri di un pilota esperto come Perez. Nel corso della diretta su Sky, è stato notato come Lawson stia ottenendo prestazioni paragonabili a quelle di Perez, tanto che è stato persino suggerito di porgere delle scuse al pilota messicano. Tuttavia, bisogna ricordare che Lawson avrà bisogno di tempo per adattarsi alla Red Bull, soprattutto considerando che attualmente la vettura non è semplice da guidare, come confermato più volte dallo stesso Verstappen. Inoltre, è risaputo che la vettura è progettata per adattarsi al campione olandese, rendendo naturale che gli altri piloti incontrino difficoltà nel gestirla.
In definitiva, sarebbe saggio non affrettarsi a paragonare Lawson a Perez. Sebbene i loro risultati possano sembrare simili, è impossibile ignorare le differenze: il giovane neozelandese è al debutto nella sua prima stagione effettiva, mentre il messicano può contare su un'esperienza di ben 13 anni in Formula 1. Situazioni decisamente non comparabili. Bisogna concedere a Lawson il tempo necessario per dimostrare il suo valore prima di esprimere giudizi definitivi sul suo operato.