Le forature in Qatar erano colpa dei detriti? Risponde la Pirelli

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Il GP del Qatar dello scorso anno verrà ricordato come una corsa folle, segnata dal colpo di scena dello specchietto di Albon caduto in mezzo al rettilineo. In quell'occasione, infatti, la FIA non aveva preso una decisione tempestiva, e Valtteri Bottas era passato sopra il componente della monoposto rivale, riducendolo in mille pezzi. Pochi istanti dopo, sia Lewis Hamilton come Carlos Sainz hanno accusato una foratura, che li ha costretti a una sosta non programmata, rovinando le loro speranze di un buon risultato. 

Subito si è pensato ch le gomme fossero saltate per colpa di qualche detrito di vetro, ma la Pirelli ha voluto vederci chiaro, studiando paragonando gli pneumatici incriminati con quelli "sani" durante l'inverno; una scelta nata anche alla luce delle diverse forature che si erano viste sulla stessa pista nel 2023, in quel caso attribuite ai cordoli sporgenti. Ciò che è emerso è che le gomme sono esplose per l'eccessiva usura, spinte al limite dalla grande velocità, nonchè dal desiderio di attendere una Virtual Safety Car proprio per quello specchietto, che però non arrivò. Nessuno dei piloti, quindi, ha bucato per i pezzi di vetro. Questi risultati sono stati rivelati da The Race, a seguito di in un incontro tra la casa di Milano e la FIA. Per la stagione 2025, l'ipotesi è di portare in Qatar delle mescole più morbide, così che le squadre facciano più soste per evitare il degrado termico prima che meccanico, senza rinunciare alla velocità di punta in un tracciato così performante. 

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