Le norme 2026 uccideranno lo spettacolo, ma Domenicali insiste: «Pensiamo in grande»
Ieri alle 01:45 PM
Agli albori di una nuova era regolamentare è normale ci sia sempre un po’ di agitazione. Soprattutto al termine di una entusiasmante come quella a cui stiamo assistendo ora. Vetture molto ravvicinate in termini di distacchi stanno rendendo le qualifiche e i weekend di gara molto entusiasmanti. Basti pensare che sia le Haas, che le Williams e le Alpine riescono spesso oramai a ottenere il pass per la Q3 e lottare tra le prime dieci posizioni in griglia.
I tempi in cui solo cinque team concorrono assiduamente per ottenere punti sono terminati da quasi due anni ormai. Il campionato è diventato molto competitivo e bello da vedere. Per questo ci si sta chiedendo se la decisione presa dai vertici della categoria sia corretta in termini di spettacolo.
Regolamento 2026: un passo indietro per puntare al vero obiettivo
La F1 ha insistito per anni sull’apportare dei cambiamenti nella disperata ricerca di una più intensa competizione e ora che l’ha trovata, attua nuovamente delle modifiche. Nonostante le critiche, il CEO, Stefano Domenicali difende a spada tratta la decisione di avere una nuova normativa a partire dalla stagione 2026: “È vero. Ci sarà una sorta di reset ed è impensabile vedere questi gap tra i team già da febbraio del prossimo anno, ma abbiamo dimostrato che è possibile arrivare ad una convergenza prestazionale in soli 4 anni e sono convinto che ce la faremo di nuovo. Anche le nuove norme lo consentono”, ha affermato ad ‘Autosprint’.
Stavolta le modifiche non sono state dettate dalla voglia di sperimentare qualcosa. Le regole 2026 sono figlie di un cambiamento imposto dall’alto, dall’Europa, dalla ricerca di una tecnologia che ci accompagnerà tutti nel nostro quotidiano. Cosa su cui Domenicali invita a riflettere e a non dimenticare: “Sono in arrivo diversi costruttori. Persone e case automobilistiche che vedono il nostro sport come una piattaforma che ci permetterà di sviluppare le tecnologie del futuro. Bisogna guardare il quadro generale e non scendere in particolari. Dobbiamo pensare in grande”, ha concluso secondo quanto riporta ‘PitPass.com’.
Foto: Red Bull Racing
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