Piastri sogna di dire addio alle Papaya Rules: «Non serviranno se lotteremo tra di noi»
12/27/2024 05:00 AM
Nel corso della stagione appena trascorsa si è spesso discusso delle 'Papaya Rules'. Delle regole create ad hoc dalla McLaren per gestire i propri piloti nel caso in cui ci fosse stato bisogno di utilizzare degli ordini di scuderia. Delle direttive mirate ad ottenere il massimo risultato possibile per la squadra mettendo un po’ da parte gli obiettivi del singolo.
La filosofia sposata dalla squadra di Woking, se da un lato ha permesso al team di vincere il campionato costruttori, trofeo che mancava da 25 stagioni, dall’altro ha un po’ danneggiato Norris nella corsa al titolo piloti. Con il senno di poi, le poche volte in cui il team ha dovuto ricorrere a tanto, sono stati ininfluenti sulla classifica finale per quanto riguarda Lando. Verstappen probabilmente avrebbe vinto comunque.
Adesso però che l’anno è terminato, ci chiediamo se, la squadra campione del mondo vorrà adottare lo stesso atteggiamento anche nel 2025. Anno per il quale la compagine britannica nutre grandi aspettative.
Piastri: "Il prossimo anno voglio combattere"
Per fare chiarezza su questo punto, ‘Autosport.com’ ha raggiunto Oscar Piastri, che in tutta sincerità ha affermato: “Credo che se fossi stato in una posizione migliore non ci sarebbe stato bisogno di ricorrere agli ordini di squadra. Dall’esterno può essere sembrato un problema più grande di quello che effettivamente è stato. Non c’è mai stata una chiara situazione in cui fosse necessario utilizzarli”.
“Sappiamo di dover fare la cosa giusta quando serve. Il prossimo anno voglio essere in una posizione tale da poter combattere.Speriamo di poter assistere ad una sfida esclusiva tra me e Lando per il campionato. Quello sarebbe lo scenario ideale. Anche senza questo tipo di regole interne abbiamo comunque sempre lavorato cercando di fare la cosa giusta l’uno per l’altro e questo non cambierà”, ha concluso.
Oscar sogna di dire addio alle ‘Papaya Rules’. Sogna in grande, ma non sempre essere alla guida della vettura più performante permette di esonerare il team dal dare ordini di Scuderia. Ne sanno qualcosa Hamilton e Rosberg dal 2014 al 2016. Quegli anni corsero quasi esclusivamente tra loro, senza rivali, ma la squadra dovette spesso intervenire per evitare che la rivalità tra i due piloti esplodesse all’interno del garage.
Il fatto di giocarsi il titolo esclusivamente tra loro può mettere il team nella posizione di non dettare ordini ai propri portacolori, ma alla fine, qualora lo scenario si dovesse verificare, molto dipenderebbe anche da Oscar e Lando. Dovrebbero imparare a gestirsi autonomamente.
Foto: McLaren
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