Red Bull comanda, la FIA esegue: come si fa a chiudere il «T-tray gate»?
11/21/2024 03:00 PM
Alla vigilia del Gran Premio degli Stati Uniti, uno scandalo ha invaso il paddock della Formula 1: la Red Bull avrebbe utilizzato un sistema per modificare l'altezza della monoposto in regime di parco chiuso, cosa non consentita dal regolamento.
Archiviato il "T-tray gate", ma con quali elementi?
Tale caso, chiamato "T-tray gate" in onore del componente in questione, è stato però archiviato con sicurezza dalla Federazione Internazionale nelle ultime settimane.
Stando a quanto trapelato dalle indiscrezioni, sembrerebbe che la FIA abbia anche visitato la fabbrica del team a Milton Keynes per avere ulteriori chiarimenti, che a quanto pare sono stati convincenti.
L'impressione dall'esterno, d'altro canto, è che il caso sia stato trattato con sufficienza e superficialità, un po' come lo scandalo dell'ala posteriore McLaren a Baku.
Troppi segreti portano a scetticismo...
Siamo davvero sicuri che la Red Bull ha dimostrato di non aver mai (neanche negli anni scorsi, ad esempio) approfittato di un sistema progettato appositamente?
Noi non abbiamo assolutamente gli elementi per essere certi che la decisione presa abbia delle fondamenta solide, e forse neanche la FIA.
Insomma, a questo punto ci sarebbe da riflettere anche sulla nuova direttiva tecnica, volta a vietare delle "placche protettive" al fondo e "richiesta" dalla Red Bull.
Non è mai bello, né tantomeno corretto, pensare che ci sia un complotto in atto; ma tutte queste zone grigie e valutazioni controverse fanno tutt'altro che bene alla Formula 1. E forse sarebbe anche il momento di capirlo...
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