Affidabilità giapponese, il report ADAC sfata un mito

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Le auto elettriche si stanno dimostrando una scelta sempre più affidabile e sorprendente nel panorama automobilistico. Secondo il recente report ADAC, che analizza l’affidabilità auto basandosi su ben 3,6 milioni di interventi di soccorso stradale, il dato più rilevante è che le vetture elettriche superano le controparti a combustione interna in termini di robustezza. Nella fascia d’età 2-4 anni, infatti, le auto elettriche registrano solo 3,8 guasti ogni 1.000 veicoli, contro i 9,4 delle tradizionali. Questo dato non solo rafforza la reputazione di affidabilità di queste vetture, ma evidenzia anche i vantaggi legati ai costi di manutenzione ridotti.

Batteria di avviamento: causa di guasti

Un elemento critico emerso dall’analisi è il ruolo della batteria di avviamento, responsabile del 44,9% dei guasti auto. Seguono problemi al motore (22,1%), guasti a generatori, starter e sistemi di illuminazione (10,6%), danni agli pneumatici (8,8%) e malfunzionamenti di chiavi e serrature (6,9%). Questo sottolinea come, nonostante i progressi tecnologici, alcune componenti tradizionali rimangano vulnerabili.

Il report ha anche individuato i modelli più e meno affidabili. Tra i più virtuosi troviamo la BMW i3, la Dacia Dokker, la Mitsubishi ASX e la Suzuki Ignis. D’altro canto, la Toyota, da sempre sinonimo di robustezza, ha deluso le aspettative con modelli come la Yaris, Yaris Cross, C-HR e RAV4. Particolarmente critico il caso della C-HR del 2020, che ha registrato 63,1 guasti ogni 1.000 veicoli, un dato preoccupante per un marchio tradizionalmente apprezzato per la qualità costruttiva.

Toyota corre ai ripari

In risposta a queste problematiche, Toyota ha implementato misure correttive, come l’introduzione di batterie più performanti per i modelli Yaris e Yaris Cross e sistemi di monitoraggio tramite app per prevenire guasti improvvisi. Questi interventi dimostrano l’impegno del marchio nel mantenere alta la fiducia dei consumatori.

Nel segmento delle utilitarie, spicca la Fiat Panda, mentre modelli come la Hyundai i10 (2017-2019) e la Ford Kuga (2020-2021) hanno ottenuto risultati deludenti. Lo studio, che ha analizzato 159 modelli di 20 marchi diversi immatricolati tra il 2015 e il 2022, rappresenta una guida preziosa sia per i consumatori alla ricerca di un’auto affidabile, sia per i costruttori desiderosi di migliorare i propri prodotti.

Questi dati ADAC evidenziano come l’evoluzione tecnologica, specialmente nel campo delle auto elettriche, stia ridefinendo gli standard di affidabilità. Mentre i marchi storici come Toyota affrontano nuove sfide, modelli come la BMW i3 si affermano come esempi di innovazione e qualità. Il report ADAC si conferma quindi un punto di riferimento per comprendere le tendenze e le criticità del settore automobilistico moderno.

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