Auto elettriche - Bruxelles: "Incentivi europei al posto di quelli nazionali"
Ieri alle 10:02 AM
Dal World Economic Forum di Davos il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha parlato di un piano europeo di incentivi per l'auto elettrica, declinato in maniera diversa nei vari paesi dell'Unione, ma che permetta di dare una scossa generale a un mercato stagnante.
La soluzione... migliore. A conferma di quanto detto da Scholz è intervenuta anche Teresa Ribera, vicepresidente della Commissione Europea, che al Financial Times ha dichiarato l'importanza di capire come sviluppare un piano in prospettiva europea e di agevolarne l'implementazione, al posto dei sussidi" dei singoli Paesi. Anche se, ha concluso la Ribera, occorre evitare gare in cui si mettono a confronto i diversi modelli nazionali. Le soluzioni viste in questi anni sono molteplici, dagli incentivi a fondo perduto a quelli legati al prezzo di listino dell'auto, dagli sgravi fiscali per i privati a quelli per le aziende.
Un lavoro delicato. Gli incentivi potrebbero dare una scossa al mercato e accelerare la competitività dei costruttori europei, in particolare rispetto a quelli cinesi (senza dimenticare le minacce del neo presidente degli Stati Uniti), ma vanno studiati con oculatezza. Ribera aggiunge infatti che è necessario un attento bilanciamento tra l'accelerazione del processo di elettrificazione dato dagli incentivi e il rischio che le Case europee non riescano a fornire, in termini di quantità e di qualità, le auto che vorremmo veder muoversi lungo le nostre strade. Favorendo così, per assurdo, proprio i costruttori cinesi.