Autostrade - Servono investimenti per 44 miliardi

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Secondo uno studio di Nomisma presentato a Roma, Il ruolo delle autostrade per lo sviluppo del Paese, la rete veloce di trasporto italiana ha bisogno urgente di nuovi investimenti, per un fabbisogno di 43,7 miliardi a fronte di una disponibilità per ora di 10 miliardi. Uno sviluppo destinato ad avere un impatto importante sull'intero sistema economico italiano, tanto più che le nostre autostrade sono le più vetuste e le più trafficate d'Europa, ha sottolineato Francesco Capobianco, responsabile degli affari pubblici di Nomisma, con un picco di utilizzo raggiunto nel 2023 e in via di conferma per il 2024.

Scadenze e proroghe. L'urgenza degli investimenti si scontra con un dato: metà delle concessioni autostradali arriverà a scadenza entro il 2032, il 90% della rete entro il 2039. Un orizzonte temporale, secondo Nomisma, "inferiore a quello necessario per la realizzazione delle opere principali e comunque non compatibile con la necessaria remunerazione dell'investimento in relazione alla vita utile delle opere previste. Per cui, la prima richiesta è quella di una proroga delle concessioni, per provare a trovare una quadra dal punto di vista economico.

I numeri della rete. In un Paese in cui l'orografia ha un peso specifico notevole in relazione alla mobilità su gomma il 66% del territorio è montano investire sulle autostrade sembra essere un must. Nei piani di spesa previsti, il 22,9% delle risorse saranno dedicate alla rigenerazione, il 20,8% a nuove opere, il restante per interventi di miglioramento e di messa in sicurezza. Sulla rete italiana Nomisma stima un transito di veicoli teorici medi giornalieri annui di quasi 44 mila unità, contro i quasi 20 mila della Spagna, uno degli altri grandi paesi dell'Unione paragonabile per dimensione e importanza. Oltre l'80% del trasporto in Italia avviene su gomma, e così è destinato a restare nelle proiezioni fino al 2050, quando l'automobile scenderà di un solo 3% per le persone e di un 1% per le merci.

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