Chery - Nel 2026 la batteria allo stato solido: avrà 1.500 km dautonomia

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Per la Chery, questo è l'evento più importante dell'anno: vogliamo trasformare Wuhu in un paradiso per gli innovatori di tutto il mondo: le parole scelte da Yin Tongyue, amministratore delegato del gruppo cinese per inaugurare la Global Innovation Conference del 2024, la dicono lunga su quanto la ricerca nelle nuove tecnologie sia cruciale per le Case locali. E lo testimoniano i risultati che vedremo nei prossimi anni, a partire dalla prima generazione di batterie allo stato solido, che arriverà nel 2026 e che garantirà secondo gli annunci un'autonomia elettrica di 1.500 chilometri.

Batterie, un percorso a tappe. Il cammino verso quella che tutti considerano la prossima svolta nella tecnologia degli accumulatori è già tracciato. E prevede una tappa intermedia, come ha spiegato il vice president Gao Xinhua: L'anno prossimo lanceremo una nuova cella sviluppata internamente, di formato cilindrico e dimensioni molto più grandi rispetto a quelle attualmente sul mercato: grazie alla sua densità d'energia di 310 Wh/kg, garantirà percorrenze fino a 1.200 chilometri.

Tongyue: "Il business va oltre l'auto". Il concetto su cui più spesso è tornata la dirigenza nel corso dell'evento è però un altro: Oggi il business di un gruppo automobilistico non può più essere legato semplicemente all'auto, ha dichiarato Tongyue: Una grossa parte dei nostri investimenti è già dedicata a intelligenza artificiale, cloud computing, robotica e blockchain. E in questi campi abbiamo il supporto di partner come Siemens, Nvidia e Qualcomm: insieme a loro vogliamo costruire un processo di co-creazione, che vada oltre il classico rapporto con un fornitore tramite un approccio di innovazione aperta e cooperativa.

Verso il secondo posto sulle Nevs in Cina. Al di là delle dichiarazioni d'intenti sulla visione per gli anni a venire e della ricerca sul lungo termine, il gruppo di Wuhu sta dimostrando già nel presente un grande dinamismo. Soprattutto sul fronte dei new energy vehicles  (Nevs) categoria che sul mercato cinese indica insieme le auto elettriche e le ibride plug-in. Un camo in cui la Chery ha accusato un certo ritardo nei confronti di altri concorrenti nazionali, ma che ha iniziato a recuperare rapidamente, secondo Tongyue: Dall'inizio di quest'anno abbiamo raggiunto in successione i traguardi dei 40, 50 e 60 mila Nevs al mese, arrivando a diventare il terzo costruttore più rilevante sul mercato cinese: il nostro obiettivo è quello di arrivare a 100 mila e insediarci stabilmente al secondo posto.

Prossimo obiettivo? L'Europa. Le ambizioni della Casa, tuttavia, non sono circoscritte al mercato locale, perché il processo di espansione investe in pieno anche l'Europa: di recente, anche nel nostro Paese, è stato lanciato il marchio Omoda, che verrà presto affiancato dal gemello Jaecoo, analogamente concepito in provetta per il Vecchio continente. Al quale sembra indirizzata la conclusione del keynote: Nei primi nove mesi di quest'anno abbiamo venduto 1,75 milioni di auto a livello globale, incrementando i volumi di oltre il 40% rispetto allo stesso periodo del 2023. Siamo un'azienda giovane, nata soltanto 27 anni fa: il nostro processo di crescita è solo all'inizio.

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