Colonnine di ricarica - Motus-E: "Rete in continua crescita, ma adesso cambiamo strategia sul Pnrr"

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Continua a crescere l'infrastruttura per la ricarica di auto elettriche in Italia. Motus-E, l'associazione della filiera della mobilità elettrica, ha pubblicato i dati del suo consueto monitoraggio trimestrale: allo scorso 30 settembre, le colonnine aperte al pubblico nella Penisola sono 60.339, 13.111 in più rispetto al settembre dello scorso anno, con 9.661 nuovi punti dall'inizio dell'anno e 3.347 nell'ultimo trimestre.

I numeri. Nel 2021 le colonnine erano poco meno di 25mila, nel 2022 erano 32.776: negli ultimi due anni il loro numero è pressoché raddoppiato. Dei 60 mila punti aperti, 48.237 hanno potenza inferiore a 50 kW, 8.536 hanno potenze comprese tra i 50 e i 149 kW, e 3.566 mettono a disposizione potenze superiori ai 150 kW. In autostrada sono presenti attualmente 1.057 punti di ricarica: di questi, l'86% è in corrente continua, e il 64% supera i 150 kW di potenza. Le aree di servizio che mettono a disposizione le colonnine per i rifornimenti sono il 42% del totale.

Il Nord Italia guida la classifica. La crescita coinvolge maggiormente il Nord, dove si concentra il 58% dei punti di ricarica complessivi, seguito dal Sud (e Isole) con il 22% e dal Centro, con il 20%. La Lombardia è la regione con più colonnine (11.687 punti di ricarica, +3.593 negli ultimi 12 mesi), seguita da Lazio (6.217 punti, +1.659 nei 12 mesi), Piemonte (6.035 punti, +1.322 nei 12 mesi), Veneto (5.690 punti, +1.126 nei 12 mesi) ed Emilia-Romagna (4.946, +896 nei 12 mesi). Cala leggermente il numero di punti in attesa di collegamento, che si attesta al 17,8% del totale: una cifra che testimonia ancora una volta l'importanza di velocizzare le procedure autorizzative e il maggior coinvolgimento dei tanti soggetti chiamati in causa nel corso dell'iter, ricorda Motus-E.

Serve coordinamento tra industria e istituzioni. La crescita della rete è un'ottima notizia e denota l'impegno degli operatori per dotare l'Italia di un'infrastruttura strategica, nonostante il ritardo accumulato in termini di parco circolante elettrico, ha dichiarato il presidente di Motus-E Fabio Pressi. La rete di ricarica rappresenta un punto di partenza decisivo, a cui auspichiamo vengano affiancati quanto prima gli incentivi preannunciati dal Mimit nel tavolo automotive di agosto, aggiunge Pressi, che ribadisce l'importanza del Pnrr: Le criticità pratiche nell'utilizzo dei fondi del Pnrr rischiano di vanificare l'enorme potenziale di uno strumento in grado di moltiplicare le colonnine super veloci sul territorio italiano, specialmente al Sud e nelle cosiddette aree a fallimento di mercato, dove è indispensabile lavorare sulla capillarità della rete. Sarà decisivo il coordinamento tra Istituzioni e industria per non perdere questi fondi.

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