Crisi dell'auto - Al via il "Dialogo strategico" tra il settore e la Commissione Europea

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Ci sono finalmente delle date precise per l'atteso "Dialogo strategico" promesso dal presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, al settore automobilistico: stando a diverse ricostruzioni di stampa, il confronto sulla crisi del comparto e sulle possibili contromisure partirà verso la fine di questo mese: salvo sorprese dell'ultimo istante, l'avvio formale sarà fissato tra il 27 e il 29 gennaio.

Tempi stretti. Il Dialogo, che sarà presieduto dalla stessa von der Leyen, ha l'obiettivo di definire un piano d'azione industriale per affrontare la crisi del settore e di rispondere ad alcune delle istanze dei costruttorisul fronte normativo, come le richieste di congelare le multe per lo sforamento dei limiti alle emissioni attualmente in vigore, e di anticipare la clausola di revisione del regolamento che impone, di fatto, lo stop alla vendita di auto a combustione interna nel 2035. I tempi per raggiungere dei risultati sono decisamente stretti, soprattutto se l'obiettivo è definire delle misure da includere nel Clean Industrial Deal atteso per il 26 febbraio. Pochi giorni fa, il vicepresidente della commissione con delega all'Industria, Stéphane Séjourné, ha assicurato che Bruxelles darà seguito al dialogo con le "prime risposte entro 40 giorni".

Il pressing. Dunque, il Clean Industrial Deal dovrebbe fornire già dalle indicazioni al comparto. Del resto, lo chiedono anche diversi governi europei, come quello italiano: il 21 gennaio, il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, incontrerà i vicepresidenti della Commissione, Raffaele Fitto ed Henna Virkkunen, i commissari Oliver Varhelyi e Andrius Kubilius e diversi europarlamentari per discutere del "non-paper" elaborato da Roma e appoggiato da altre cancellerie continentali. Inoltre, i leader del Partito popolare europeo, durante la loro ultima riunione a Berlino, sono tornati alla carica con la richiesta di cancellare divieti e vincoli e di privilegiare una politica per la decarbonizzazione improntata alla neutralità tecnologica.  

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