Dialogo Strategico - I costruttori all'Europa: "Stop alle multe e sì agli incentivi"

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Il 12 febbraio si è tenuto il primo dei tavoli tematici tra la Commissione Europea e i rappresentanti dell'industria automobilistica nel quadro del Dialogo Strategico voluto da Ursula von der Leyen, con l'obiettivo di stendere un piano d'azione con misure e iniziative che aiutino a superare la crisi del settore. Un tavolo dedicato principalmente al mercato e alle infrastrutture, in cui costruttori e fornitori hanno evidenziato "preoccupazioni condivise" e proposto "azioni da mettere in atto immediatamente" per porre rimedio alla domanda di auto elettriche più bassa del previsto. Un incontro che Wopke Hoekstra, commissario per il clima, ha definito "costruttivo".

Servono gli incentivi. Quasi il 60% delle colonnine di ricarica si trova in soli tre Paesi, e questo è solo uno dei problemi evidenziati al tavolo, spiega l'Acea in una nota stampa a commento del primo "round". Riprendendo la proposta di Scholz al forum di Davos, l'associazione dei costruttori chiede inoltre l'introduzione di incentivi all'acquisto e sgravi fiscali a livello nazionale ed europeo per spingere la domanda di auto elettriche.

Stop alle multe. Se intende superare l'attuale crisi di competitività dell'industria automobilistica europea, e che la domanda di veicoli elettrici aumenti, l'Unione deve mettere in campo politiche guidate dal mercato, non dalle multe, ribadisce ancora una volta Sigrid de Vries, direttore generale dell'Acea. Abbiamo chiesto nuovamente l'immediata sospensione delle sanzioni per la CO2 e la revisione del quadro normativo per le infrastrutture per i carburanti alternativi, ancora molto carente. Abbiamo anche appoggiato l'introduzione di uno schema di incentivi a livello europeo.

Neutralità tecnologica. L'ultimo punto toccato dal primo incontro del Dialogo riguarda la neutralità tecnologica, con l'obiettivo di accogliere in egual misura ogni soluzione (dunque non solo l'elettrico) che possa contribuire al raggiungimento degli obiettivi ambientali. Infrastrutture e incentivi sono importanti, ma non possiamo discriminare alcuna tecnologia, spiega Benjamin Krieger, segretario generale della Clepa, l'associazione euroepa dei fornitori. La decarbonizzazione dei trasporti richiede il miglior utilizzo possibile della leadership europea nell'ingegneria e nell'innovazione.

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