F.1, Test Bahrain - Giorno 2, la Williams di Sainz davanti alle Ferrari

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La seconda giornata di test prestagione in Bahrain si chiude con un nome a sorpresa in cima alla lista dei tempi, quello di Carlos Sainz con la Williams. In una sessione condizionata dalla pioggia e da temperature insolitamente basse per il circuito del Sakhir, lo spagnolo ha segnato il miglior crono di giornata, mentre la Ferrari ha mostrato luci ed ombre: brillante sul giro secco, ma in difficoltà sul passo gara nelle condizioni odierne.

La giornata in breve. Sainz ha sfruttato al massimo il suo ultimo giorno di test al volante della Williams, mettendo a segno un tempo di 1'29348 con gomme C3, ossia quella che sarà la mescola soft prevista per il GP del Bahrain. Il giro veloce è arrivato nelle prime ore del pomeriggio, quando l'asfalto ha toccato appena 18C: durante una vera e propria simulazione di qualifica, quindi con basso carico di carburante, Carlos si è issato in vetta alla classifica dei tempi.Il pilota della Williams ha adottato un programma sdoppiato per la giornata. Nella prima parte del turno pomeridiano si è concentrato sulla performance pura, cercando il limite con poca benzina a bordo. Proprio in questa fase, come detto, è arrivato il crono record, seppur di pochi centesimi più rapido del miglior tempo mattutino fatto segnare dalla Ferrari di Lewis Hamilton (1'29379). Sainz avrebbe potuto limare ancora qualche millesimo, ma un testacoda in curva 1 durante un tentativo con mescola C4 uno step più morbido gli ha impedito di migliorarsi ulteriormente. Avendo a disposizione solo due set di C4 per l'intero test, il team di Grove ha preferito conservare l'ultimo treno di gomme morbide per il compagno Alex Albon, che si metterà al volante della FW47 domani.

Ferrari soffre il freddo? La Ferrari SF-25 ha messo in mostra affidabilità e un buon spunto velocistico sul giro singolo, ma la giornata ha evidenziato qualche difficoltà nei long run, complice forse la temperatura insolitamente bassa. In mattinata Lewis Hamilton ha portato la Rossa al comando con un tempo di 1'29379 (su gomma C3), mentre nel pomeriggio Charles Leclerc ha segnato un crono di 1'29431. Entrambi i ferraristi hanno seguito un copione simile a quello di Sainz: prima la ricerca del tempo con poca benzina, poi le simulazioni di gara sulla distanza.Anche la mescola C4 era nei piani per tentare di abbassare ulteriormente i riferimenti, ma nessuno dei due ferraristi è riuscito a sfruttarla a dovere. Leclerc, in particolare, è incappato in un testacoda nel suo giro di lancio con la gomma più morbida, mentre in un tentativo successivo ha trovato del traffico; Hamilton ha concluso la mattinata con il crono ottenuto su C3 prima che la pioggia interrompesse le prove, senza riuscire a migliorarsi nel finale.  Le note dolenti per il Cavallino sono arrivate però nella simulazione gara. Nel pomeriggio Leclerc ha completato un intero GP, articolato su tre stint (partenza su C3, poi C1 e infine C2), fornendo un termine di paragone interessante con la McLaren di Lando Norris, anch'egli impegnato in una simulazione analoga. Il confronto dei tempi sul long run non ha sorriso alla Ferrari: Norris è stato mediamente più rapido, soprattutto nello stint finale con gomme C2, indicando che la SF-25 fatica a esprimersi al meglio con pista fredda e carichi di carburante elevati. Questo trend negativo in condizioni di bassa temperatura richiama alla mente alcune difficoltà già viste lo scorso anno per la Rossa in gare come Cina, Giappone, Canada e Las Vegas, quando la monoposto faticava a mandare in temperatura gli pneumatici.

In Ferrari non si scompongono. A Maranello non sembra esser scattato nessun allarme. Il team di attribuisce la prestazione sottotono nei long run alle condizioni atipiche di questa giornata: l'asfalto insolitamente freddo di Sakhir e la pioggia hanno creato uno scenario poco rappresentativo. Stiamo facendo grandi progressi nella comprensione della SF-25 e finora l'affidabilità è stata buona, ha dichiarato Hamilton, sottolineando come il lavoro di raccolta dati stia procedendo secondo i piani nonostante qualche interruzione. Leclerc ha aggiunto che con un meteo che cambiava rapidamente è stato difficile trarre molte conclusioni, rimandando le valutazioni a domani. Le previsioni per l'ultima giornata di prove indicano sole e temperature oltre i 20C, condizioni più vicine a quelle che si incontreranno nel GP. In Ferrari, quindi, attendono l'ultima giornata di test per avere un quadro più veritiero del livello competitivo della SF-25.

McLaren spaventa gli avversari. Capitolo a parte per la squadra di Woking, rimasta lontana dalla vetta della classifica tempi, ma non per mancanza di velocità, bensì per scelta di programma. Oscar Piastri e Lando Norris hanno concluso solamente al 13 e 14 posto, concentrandosi però su test aerodinamici e di affidabilità. In mattinata la MCL39 ha girato con vernice flow-vis sulle fiancate per studiare i flussi aerodinamici, sacrificando la caccia al tempo sul giro. Nel pomeriggio Norris ha percorso una simulazione di gara completa, evidenziando un passo consistente e in linea con le attese, con uno stint finale su gomma C2 particolarmente competitivo. Un tentativo di giro veloce del britannico è stato interrotto dalla bandiera rossa causata da un'uscita di pista di un'altra vettura, segno che la scuderia di Woking non ha forzato alla ricerca della prestazione assoluta in questa fase.

Il resto del gruppo. In pista si sono messi in luce anche giovani talenti e team con programmi differenti. Il migliore degli altri è stato l'italiano Andrea Kimi Antonelli, quinta prestazione assoluta al volante della Mercedes W16. Il talento di casa Mercedes ha alternato prove di set-up e preparazione gomme al mattino a stint più lunghi nel pomeriggio, completando anche per lui una simulazione di gara completa. Antonelli ha mostrato costanza e maturità, chiudendo la giornata con un tempo di rilievo che alimenta le aspettative sul suo conto.In sesta posizione ha terminato Lance Stroll con l'Aston Martin, seguito dal rookie Liam Lawson settimo sulla Red Bull. La giornata del neozelandese è stata tutt'altro che lineare: al mattino la RB21 si è fermata ai box per un problema di pressione dell'acqua, risolto durante la pausa pranzo. Nel pomeriggio ha perso ulteriore tempo per alcune modifiche di set-up, riuscendo comunque a segnare un discreto crono, ma senza completare una simulazione gara.

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