La crisi dell'auto - Ecco il Piano Ue tra incentivi, fondi e flotte - Domande e risposte

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La Commissione europea ha svelato in via ufficiale il tanto atteso Piano d'Azione per il rilancio dell'industria dell'auto nel Vecchio Continente: si tratta di un documento di 18 pagine, che include numerose indicazioni per la maggior parte anticipate ieri da una bozza trapelata dopo un ultimo incontro tra il presidente Ursula von der Leyen e i rappresentanti del Dialogo Strategico. Diversi sono i temi oggetto del piano, tra cui raccomandazioni per incentivi e leasing sociale, fondi europei per l'innovazione, digitalizzazione e produzione di batterie e misure straordinarie per l'elettrificazione delle flotte aziendali. Di seguito alcune domande, con le relative risposte, sui punti principali del documento. 

Ci sarano incentivi paneuropei come da indiscrezioni di stampa delle ultime settimane?

No, il piano è innanzitutto destinato a definire un quadro di condizioni che facilitino la transizione energetica del settore. L'obiettivo è "ottimizzare l'uso degli attuali programmi di finanziamento per l'acquisto di vetture elettriche". In particolare, la Commissione "sta lavorando su come stimolare la domanda di veicoli europei a zero emissioni. Il piano d'azione comprende misure che incentiveranno il passaggio a veicoli a emissioni zero e rafforzeranno la fiducia dei consumatori attraverso misure concrete, come il miglioramento della salute e della riparabilità delle batterie". Bruxelles intende collaborare "attivamente con gli Stati membri per ottimizzare i sistemi di incentivi per i consumatori". Paneuropeo sarà solo il coordinamento, nonché il lavoro per lo "scambio delle best practice e le lezioni apprese" dai vari regimi agevolativi. Tale lavoro servirà a stabilire un "cassetto degli attrezzi" per rendere i sussidi più efficaci nello stimolare la domanda di Bev e quindi definire delle "raccomandazioni" che, a loro volta, individueranno eventuali fondi europei da erogare ai vari Stati. Le raccomandazioni non sono previste prima del 2026. 

(in aggiornamento)

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