Lutto nell'automotive - Addio a Osamu Suzuki

Osamu Suzuki, storico ex presidente della Casa automobilistica di Hamamatsu, è scomparso il 25 dicembre, all'età di 94 anni, per le conseguenze di un linfoma maligno. La notizia è stata ufficializzata, a circa 48 ore dal fatto, con una nota stampa diramata dall'azienda. I funerali, secondo quanto reso noto, si terranno in forma strettamente privata.

Il dirigente nipponico ha guidato la Suzuki Motor Corporation per oltre quarant'anni, finendo per far coincidere la sua figura con quella dell'azienda: entrato alla corte del fondatore Michio nel 1958 dopo averne sposato la nipote Shoko (ed essere stato ufficialmente adottato dalla famiglia, abbandonando il cognome Matsuda), è stato protagonista di una brillante carriera che l'ha portato alla nomina di presidente e amministratore delegato nel giugno del 1978. Da quel momento, di fatto, Suzuki non ha mai lasciato la poltrona più importante (diventando chairman del costruttore, nel 2000), fino al giugno del 2021. Fu solo allora, all'età di 91 anni, che affidò il timone alle mani del figlio Toshihiro, mantenendo tuttavia il ruolo di senior advisor.

Sotto la sua lunghissima guida, la Suzuki è diventata il colosso dell'industria giapponese che conosciamo oggi: è alla lunigimiranza di Osamu che si deve molto del respiro globale che ha oggi l'azienda. Fu lui, nel corso del ventennio che lo condusse al vertice, a intuire per primo l'importanza di porre le basi per una presenza strategica in numerosi mercati emergenti.

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