Max Verstappen "difende" il simracing dalle dichiarazioni di Helmut Marko

Dopo le grandi polemiche che hanno seguito il GP d'Ungheria, per il comportamento di Max Verstappen nei confronti della squadra e la presa di posizione del consigliere Red Bull Helmut Marko, che ha attribuito alla gara in notturna al simulatore il comportamento in pista del campione olandese, proprio quest'ultimo, comunque ancora leader della classifica piloti del campionato di Formula 1, ha rilasciato delle dichiarazioni decisamente stizzite, respingendo le affermazioni di un accordo sul divieto di dedicarsi al simracing nei weekend di gara.

"Quando non vinci una gara puoi sempre discutere di cosa si trattava, era quello che hai mangiato la sera prima o non sei andato in bagno prima della gara?" ha detto oggi Max del Gran Premio del Belgio. "Ci sono sempre delle cose, il tuo riscaldamento forse non era giusto, non ci credo. Sono tre volte campione del mondo, penso di sapere abbastanza bene cosa posso fare e cosa non posso fare. Lo faccio già da otto o nove anni, questo genere di cose [riferendosi al simracing], e all'improvviso ora che c'è una gara in cui le cose non funzionano, allora questo genere di cose vengono sollevate da alcune persone. Per me è come qualsiasi altro giorno, per me non ha niente a che fare con quello, penso di essere abbastanza professionale da sapere quando è appropriato o meno e andiamo avanti."

Ricordiamo che poche ore prima della gara all'Hungaroring, Verstappen aveva completato uno stint di tre ore nella notte tra sabato e domenica mattina per aiutare il Team Redline impegnato nella iRacing 24 Ore di Spa. All'inizio della settimana invece, Marko ha scritto nella sua rubrica sul sito Red Bull che era stato raggiunto un accordo per impedire al pilota olandese di simulare una corsa così tardi prima di una gara reale.

"Max Verstappen è stato piuttosto chiacchierone questo fine settimana e, naturalmente, non c'è voluto molto prima che sorgessero le critiche, non c'è da stupirsi, dato che passa metà della notte a giocare al simulatore", ha scritto. "Devo dire che a Imola è andato a letto solo alle tre del mattino dopo una sessione di simracing e poi ha vinto il gran premio. Max ha un ritmo di sonno diverso e ha dormito sette ore. La sua apparizione notturna nel simulatore del fine settimana ungherese è avvenuta solo perché un pilota della sua squadra si era ritirato. Tuttavia, abbiamo concordato che in futuro non avrebbe più eseguito simulazioni così tardive".

Di fatto Marko si è contraddetto da solo: Max vince a Imola dopo la nottata al simulatore, fantastico, tutti contenti, stessa cosa in Ungheria, ma le cose non vanno bene e gli blocchiamo il simracing ? Non possiamo che essere d'accordo con Max, il simracing non c'entra nulla... Piuttosto i problemi sono ben altri: il carattere del campione olandese, che non ci sta mai, in nessun caso, a perdere, una Red Bull non più competitiva e dominante come prima, la McLaren che ha fatto passi in avanti enormi e casomai anche un clima nel team Red Bull non certo idilliaco. E non meraviglierebbe affatto se Verstappen stesse davvero pensando di passare in un'altra monoposto...

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