Mini - A Oxford l'elettrica può attendere

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In una nota diramata nel fine settimana, il gruppo BMW ha reso noto che sta "riconsiderando" i tempi per l'introduzione della Mini elettricanella fabbrica di Oxford, "a causa delle incertezze che dovrà affrontare l'industria".

Per il momento resta a Zhangjiagang. Nel corso del 2023, la Mini aveva annunciato un investimento di 600 milioni di sterline nel Regno Unito per avviare la produzione del modello a batteria anche in patria entro il 2026. Un passo necessario per raggiungere l'obiettivo della gamma completamente elettrica entro il 2030, ma a seguito della revisione appena annunciata, sembra che le Mini elettriche continueranno a essere prodotte soltanto a Zhangjiagang (nella fabbrica aperta in joint venture con la Great Wall) per un periodo più lungo del previsto.

Prosegue il dialogo con Londra. I lavori "per rendere Oxford a prova di futuro" sono a buon punto, si legge nella nota, ma secondo quanto riportato dalla Reuters, il marchio inglese ha già informato il governo di Londra della decisione di riconsiderare la timeline inizialmente annunciata. "Abbiamo concordato di non accettare i contributi pubblici già annunciati", specifica la Casa, "ma restiamo in dialogo sui nostri piani futuri".

Il passo lento dell'elettrico. Il mercato europeo, cui sarà destinata la produzione elettrica di Oxford, continua in effetti a dimostrare un atteggiamento cauto sulle auto a batteria: il 2024 si è chiuso con un -10,2% nei Paesi Ue, con picchi negativi in Germania (-38,6%), Francia (-20,7%) e Italia (-14,8%) e un bilancio complessivo nell'arco dei dodici mesi che è stato del -5,9%.

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