
Mini abbandona il cambio manuale: il perché di questa scelta

03/07/2025 09:02 AM
Mini segna una svolta epocale, abbandonando definitivamente il cambio manuale in favore di un innovativo cambio automatico e di una spinta decisa verso l'elettrificazione. Questa trasformazione non è solo una risposta alle preferenze di mercato, ma una necessità imposta dalle stringenti normative europee sulle emissioni.
Mini, tutta la gamma sarà automatica
La nuova gamma, inclusa la sportiva John Cooper Works, è equipaggiata esclusivamente con un cambio automatico a sette marce. Questo cambiamento è dettato dai test di omologazione che penalizzano le trasmissioni manuali, rendendo difficile rispettare i limiti di CO2. Inoltre, l'obbligo di adottare sistemi di sicurezza attiva ha incrementato il peso delle vetture, aumentando le emissioni. Ad esempio, la nuova John Cooper Works pesa 75 kg in più rispetto alla versione precedente, con un incremento di 10 g/km di CO2.
Nonostante ciò, Mini non si limita a mitigare le sfide, ma guarda al futuro con ottimismo, puntando su modelli elettrici. Il fiore all'occhiello è la Mini Cooper SE, un'auto elettrica che offre 218 CV di potenza e un'autonomia di 402 km, a partire da 33.500 euro. L'adozione di piattaforme innovative, come la BMW Gen6 a 800 volt, potrebbe inoltre aprire la strada a modelli sportivi a trazione posteriore, portando la sostenibilità a un nuovo livello.
Una scelta strategica
Questa trasformazione non è solo tecnica, ma strategica. Mini punta a conquistare una clientela giovane e attenta all'ambiente, trasformando l'abbandono del cambio manuale in un simbolo di innovazione e sostenibilità. Con questa visione, il marchio britannico si prepara a scrivere un nuovo capitolo nella sua storia, all'insegna dell'evoluzione tecnologica e del rispetto ambientale.