Renault Emblème - Primo sguardo agli interni della concept a idrogeno

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Presentata dalla Renault allo scorso Salone di Parigi, la Emblème è una concept car nata per ridurre al minimo le emissioni di un'auto nel suo ciclo di vita completo, dalla produzione alla rottamazione/riciclo. Questo modello, secondo la Casa francese, produce il 90% in meno di CO2 equivalente rispetto alle auto attualmente in commercio.

A tutto schermo. Come anticipato dal ceo della Renault Luca de Meo, la concept avrà un futuro come auto di serie, collocata nel segmento C. Il colpo d'occhio degli interni, svelati per la prima volta, è notevole: la parte superiore della plancia è occupata da un enorme display che la attraversa da parte a parte. Dietro il volante si trovano le informazioni sulla guida, al centro un grande schermo con le informazioni sul climatizzatore e il riscaldamento dei sedili, mentre la parte destra è riservata al passeggero. Dietro il volante, sulla plancia, trova posto il selettore della modalità di guida, affiancato da una plancetta soft touch per le funzioni del climatizzatore.

Tutto digitale (o quasi). Sotto questi comandi a sfioramento si trova un ulteriore display per i contenuti multimediali e il navigatore. Sulla destra, dalla parte del passeggero, c'è una rotella fisica con display per regolare il volume e che cambia funzione quando viene premuta (analogamente a quanto accade con i comandi della nuova Skoda Superb). Nel tunnel centrale c'è spazio per una doppia piastra di ricarica a induzione per smartphone e un grande vano portaoggetti sottostante. I rivestimenti di plancia e portiere (senza maniglie fisiche) sono rivestiti di tessuto sostenibile, al pari di quello che ricopre i sedili. I comandi per la regolazione elettrica delle sedute sono nella parte bassa dei fianchetti, annegati nel tessuto.

Volante futuristico. Privo di scritte e icone è il volante, dalla forma quadrata e con la parte centrale foderata di tessuto. Sulle due razze si trovano altrettante levette fisiche e piastre touch per controllare l'infotainment e la suite di aiuti alla guida. Da ultimo, lo specchietto retrovisore ha una forma rettangolare ed è sostituito da uno schermo digitale (come sulla Polestar 4).

Non avrà due alimentazioni. La versione definitiva sarà meno estrema nelle linee, senza molte delle spettacolari soluzioni da showcar che vediamo negli interni (ma il display a tutta larghezza dovrebbe rimanere), e soprattutto non vanterà la soluzione bi-energy vista a Parigi, che prevede un'unità elettrica da 160 kW (218 CV) alimentata da una tradizionale batteria da 40 kWh o, in alternativa, da una cella a combustibile a idrogeno da 30 kW.

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