Romeo Ferraris Velos - Un nuovo kit stradale per le 911 Turbo e Turbo S

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Novità tra le preparazioni stradali di Romeo Ferraris: debutta Velos, il kit per Porsche 911 Turbo e Turbo S della serie 992. Un manifesto dell'atelier di Opera a partire dal nome, che in greco significa freccia. Un richiamo al logo dell'azienda, recentemente rivisitato, oltre che un tema conduttore nelle caratteristiche di aerodinamica, grafica e design del nuovo pacchetto.

Nuovo capitolo. Come spiega il direttore tecnico Mario Ferraris, il kit va a lavorare sul profilo estetico e prestazionale delle vetture, prendendosi qualche libertà meno compatibile con la produzione di serie della casa di Zuffenhausen. Il tutto a un prezzo della preparazione di poco superiore a 90 mila euro, anche se ogni componente può anche essere acquistato singolarmente per andare a comporre il proprio pacchetto personalizzato.

Tutto il know-how delle corse. Velos è l'ultimo frutto in ordine di tempo dell'esperienza maturata da Romeo Ferraris in pista come team e costruttore. Un impegno di oltre 60 anni, dapprima con l'omonimo fondatore e poi in epoca più recente con Aldo Cerruti (che nel 2008 entrò nel capitale della società dando il via ad una nuova stagione di crescita e investimenti), Mario Ferraris e Michela Cerruti. Proprio Michela Cerruti, oggi alla guida dell'atelier e direttore operativo, sottolinea come Velos sia il risultato del lavoro fatto in campionati come l'eTouring Car World Cup con la Giulia full-electric (in competizione con team ufficiali del calibro di Cupra e Hyundai) o le TCR International Series con le Giulietta TCR ancora oggi competitive, seppur datate, come vetture clienti. Un bagaglio di conoscenze che si traduce in interventi che hanno riguardato l'elettronica, le turbine, l'insieme completo di impianto di scarico e downpipe, l'intercooler e il sistema di aspirazione di fibra di carbonio. Il tutto per raggiungere 880 CV a 6.900 giri e 1.030 Nm di coppia massima, per oltre 340 km/h di velocità di punta e uno 0-100 km/h in 2,5 secondi. Interventi sono stati fatti anche sull'assetto, con una soluzione di molle e ammortizzatori ad alte prestazioni a quattro vie regolabili in estensione e compressione.

Rivisitata, ma rispettosa. Le modifiche estetiche puntano ad elevare la bellezza di un modello già iconico, senza "urla". Nuovi elementi in carbonio a vista scorrono lungo tutta la silhouette dall'anteriore, con cofano, splitter, minigonne e prese d'aria ridisegnati. Il posteriore è caratterizzato da spoiler, estrattore e terminali di scarico dalla forma totalmente inedita. Aggiornati anche gli interni con un motivo disegnato dai tecnici dell'azienda che va a impreziosire sedili, pannelli e altri dettagli, dove l'unico limite è l'immaginazione del cliente. I cerchi, infine, sono caratterizzati da un motivo creato e sviluppato per i modelli da pista e stradali dell'atelier nel corso della propria storia.

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