Unrae - Mercato piatto nel 2025

https://www.quattroruote.it/content/dam/quattroruote/it/news/mercato/2024/12/17/unrae_crisi_mercato_auto_iltalia_/gallery/rbig/2024-ecotassa-auto-usate-estere.jpg

La debolezza del mercato italiano, -0,2% nei primi 11 mesi dell'anno con previsioni piatte per il 2025, e la crisi più generale dell'industria dell'auto che colpisce l'Europa, sono stati al centro della conferenza annuale dell'Unrae, l'associazione dei costruttori stranieri operanti in Italia. Il presidente Michele Crisci ha parlato della necessità di un ritorno al futuro perché l'auto esca dalla palude attuale e il mercato cambi marcia. Come? La prima cosa, per Crisci, è smentire che sia stato il Green Deal "a distruggere l'automotive europeo. Attraverso numeri e slide, il dirigente fa risalire la prima causa al 2010, quando il Green Deal non stava nella testa di nessuno" e la produzione automobilistica è stata demandata alla Cina, passata a produrre dai 18 milioni milioni (erano 2 nel 2000) agli attuali 30 milioni di veicoli all'anno. Ora bisogna focalizzarsi su una strada precisa, con scelte strategiche, argomenta il dirigente.

Il mercato. Ad Andrea Cardinali, direttore generale dell'Unrae, tocca scattare l'instantanea italiana: l'invecchiamento crescente del parco circolante, arrivato alla media di 12,8 anni, +60% in 15 anni, un mercato del nuovo che langue (1.565.000 per il 2024, piatto per il 2025), un diesel al minimo storico fra i privati con il 7,8%, una transizione energetica incagliata con le Bev ferme al 4% contro una media europea del 14,8% (compresi paesi Efta e UK). Ultima posizione che non dipende secondo Cardinali né dal reddito degli italiani (con un indice Pil pro-capite a 97, l'Italia precede sette Paesi dove tuttavia si vendono più elettriche), né dalla mancanza di incentivi, considerando che al primo e al terzo posto ci sono Gran Bretagna e Germania prive di sussidi pubblici all'acquisto. Pesa invece il fattore rete di ricarica, la cui diffusione è sotto la media europea (indice 11 contro il 16,4 EU+Efta+UK), portando l'Italia dal 16esimo al 15esimo posto, oltre al costo troppo elevato dell'energia elettrica nel nostro Paese. La migliore notizia viene dalle vendite dei commerciali: +2,5% sul 2023 nei primi 11 mesi dell'anno, mentre i veicoli industriali segnano uno -0,8%.

Le proposte. Per un ritorno al futuro, Crisci insiste sulla necessità di strategie chiare, non solo di politica industriale ma orientate al mercato. L'Unrae fa una serie di proposte al governo: un piano di sostegno pluriennale 2025-2027 per auto e commerciali a zero e basse emissioni, un fondo ad hoc pluriennale per veicoli industriali con emissioni zero, una politica infrastrutturale premiante per le nuove tecnologie (elettrico, idrogeno, digitale, riciclo componenti), una revisione della fiscalità per le auto aziendali con indirizzo green.

img

Top 5 Generali

×