MotoGP | Crisi KTM, 2,9 miliardi di debiti, cosa accadrà in Top Class

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MotoGP Crisi KTM – La KTM è in crisi, la casa austriaca ha dichiarato bancarotta a causa di debiti miliardari, si parla di quasi 3 miliardi di euro.

La casa di Mattighofen (KTM AG, controllata da Pierer Mobility) ha presentato istanza di fallimento presso il tribunale regionale di Ried, entrando di fatto in auto-amministrazione.

L’azienda non è riuscita a ripianare i debiti che ammontavano a 1,8 miliardi di euro (2.500 creditori). Il debito totale dell'azienda e delle sue controllate KTM Components GmbH e KTM F&E GmbH è, tuttavia, valutato in 2,9 miliardi di euro.

La crisi si ripercuoterà i primis sui dipendenti, 3.623 i dipendenti direttamente coinvolti, che non percepiranno più lo stipendio da KTM, ma riceveranno invece il sostegno dal fondo di compensazione per l'insolvenza. Una buona parte però sarà licenziata, poiché uno degli aspetti principali del piano di ristrutturazione riguarda la riduzione dei costi del personale.

KTM COSA ACCADRA’ IN MOTOGP CON LA PRESENTAZIONE DELL’ISTANZA DI FALLIMENTO

In MotoGP per i prossimi due anni non dovrebbero esserci particolari problemi. Ce lo aveva confermato nella nostra intervista esclusiva Carlo Pernat, manager di Enea Bastianini, passato dalla Ducati alla casa austriaca, stessa squadra che schiererà anche Maverick Vinales. Qualche punto interrogativo in più per il 2027, quando cambieranno i regolamenti e le moto saranno da riprogettare completamente.

La cilindrata diventerà di 850cc, non ci saranno più gli abbassatori e l’aerodinamica sarà ridotta, soprattutto nell’effetto suolo.

Qualche giorno fa (potete leggerlo qui) la casa austriaca aveva negato l’ingresso della Red Bull per ripianare i debiti, ma al momento di quella dichiarazione non era ancora stata presentata l’istanza di fallimento, chissà che le cose a questo punto non possano cambiare.

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