Hyundai chiede di cambiare il regolamento sui test: "È uno spreco di soldi"
Oggi alle 10:21 AM
Mentre si avvicina sempre più il 2025 che dovrebbe portare diverse, importanti, modifiche alle regole del Mondiale Rally, Hyundai chiede, per voce del suo Responsabile per il programma WRC, Christian Loriaux, di rivedere il regolamento relativo ai test: attualmente, per cercare di contenere i costi, ogni Costruttore può svolgere, al massimo, 21 giorni di test, nell'arco dell'anno, con la propria Rally1 al di fuori dei siti di prova permanenti designati.
Queste sedi permanenti, che possono contenere al loro interno un massimo di 12 chilometri di strada di prova, non devono essere situate vicino alla factory del team. Hyundai Motorsport, nonostante abbia sede in Germania, ha scelto le strade della Finlandia, non lontane da quelle della rivale Toyota, che ha sede nel Paese scandinavo, quale location per i test mentre M-Sport prova le sue Puma nella Greystoke Forest, vicino alla sua sede centrale in Cumbria. Poiché le strade di prova sono adatte solo per una manciata di rally del calendario ed i test, al di fuori di tali aree, sono limitati, i team hanno spesso iscritto i loro piloti a gare nazionali, per poter accumulare chilometri utili in vista di una gara di Campionato.
E nel 2024 abbiamo così visto Toyota schierare Elfyn Evans e Kalle Rovanperä al via dell’Arctic Rally, prima del Rally di Svezia, ed Evans all’HYAcenter Rally prima del Rally di Finlandia.
Hyundai ha speso ancora di più, iscrivendo Andreas Mikkelsen al Rally di Alba prima della Croazia, Dani Sordo al Rali Terras d’Aboboreira in preparazione del Portogallo, Ott Tänak al Rally Estonia ed Esapekka Lappi al Lietuva Rally in vista della Lettonia, Thierry Neuville al Rally Ciudad de Granada, in Spagna, e all’Herbst Rally in Austria.
Inoltre, proprio questo fine settimana, sia Neuville che Mikkelsen correranno al Rallye La Nucía in Spagna per prepararsi al Rally del Giappone.
M-Sport, invece, si è limitata alla partecipazione di Adrien Fourmaux a Rallylegend prima del Rally dell’Europa centrale.
Nella maggior parte dei casi, era in gara solo una vettura Rally1, “in competizione” con i piloti locali a bordo delle Rally2 e, in alcuni casi, i "top driver" si sono ritirati prima dell'arrivo, garantendo la vittoria di un equipaggio locale, sicuramente più meritevole.
Ora Loriaux sostiene che affidarsi così pesantemente alla combinazione tra sito di prova permanente e partecipazione alle gare nazionali non sia conveniente:
” Per me, ciò che non ha senso è la regola dei test con la base permanente perché ha costretto i Costruttori a realizzare le proprie piste di prova, su asfalto e su ghiaia, e già questo vanifica l’obiettivo del risparmio. Quindi penso che le normative sui test dovrebbero essere riviste per risparmiare davvero e non fare trasferte per partecipare alle gare nazionali. Viaggiare per una settimana per disputare 100 km di speciali. È uno spreco di soldi questo ”
L'idea sarebbe quella di un uso più limitato dei siti permanenti, compensato da un aumento delle giornate di test consentite, con i team che sarebbero meno propensi a partecipare a eventi nazionali alla ricerca di chilometri di prova, importanti per gli eventi del WRC a cui dovranno partecipare.
Tutto questo a complicare il dibattito sulla prossima stagione, con la possibilità che l’ibrido possa essere eliminato dalle Rally1, anche se Loriaux ritiene che non sarebbero necessari test extra se dovesse essere confermata questa decisione:
” Non credo che avere bisogno di fare ulteriori test senza ibrido. In un certo senso dovrebbe essere tutto più facile senza ibrido. Di sicuro, l’auto è meno complicata e le regolazioni sono più semplici, quindi direi che non abbiamo bisogno di più giorni di test se viene eliminato l’ibrido “
Foto di copertina: Hyundai Motorsport
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