
Ferrari, Turrini sconcertato: «Hamilton? Il vero disastro è la SF-25»

04/26/2025 01:31 AM
Bisogna essere onesti: il 2025 di Lewis Hamilton - e della Ferrari - è iniziato con una tendenza ben diversa da quella prefissata dalle aspettative. Aspettative che, è giusto ricordare, sono state sicuramente gonfiate dalla stampa, ma soltanto in parte.
Ferrari, ci si aspettava tutt'altro
Francamente, è impossibile dimenticare le parole di Charles Leclerc prima che iniziasse il campionato: "Sarei deluso se non dovessimo vincere neanche un titolo mondiale [tra piloti e costruttori, ndr]".
Queste dichiarazioni sono state solamente riportate dai giornalisti, non create dal nulla. Ciò significa che, a Maranello, ci si aspettava ben altro dalle prime cinque gare.
Non ci si aspettava il distacco prestazionale che c'è con la McLaren. Non ci si aspettava di essere in quarta posizione nel Mondiale Costruttori. Non ci si aspettava di vedere il primo pilota Ferrari a 52 punti di distanza dal leader del campionato.
Alle difficoltà generali della Rossa si è aggiunta anche l'evidente mancanza di competitività di Hamilton (Sprint del weekend di Cina esclusa).
Il sette volte campione del mondo è stato battuto considerevolmente da Leclerc in tutte le gare di quest'anno, talvolta con distacchi esorbitanti: 13 secondi in Giappone e più di 30 in Arabia Saudita, ad esempio.
Perché Hamilton fatica così tanto? Le tre ipotesi di Turrini
Sul proprio blog Profondo Rosso, Leo Turrini ha cercato di trovare delle spiegazioni a questo scenario. Ecco cosa ha detto: "Una cosa va riconosciuta subito a Lewis Hamilton, naturalmente con un pizzico di insano cinismo: con i dubbi alimentati dalle sue prestazioni ha vagamente distolto l’attenzione dal vero disastro: la SF-25.
"Stiamo parlando di una Ferrari che ha ottenuto un podio in cinque GP, su piste tra loro diversissime. Nulla vieta di sperare nella riscossa, tramite sviluppi. Ma fin qui il bilancio è fallimentare. Lo ammettono tutti, a Maranello. Ed è ridicolo far notare che 'con Binotto'… E via, un po' di dignità.
"Ipotesi uno, alla quale mi rifiuto di credere: Lewis è finito, gli ultimi tre anni in Mercedes lo hanno svuotato, pensava di rianimarsi cambiando ambiente ma semplicemente non ne ha più. Succede, è accaduto a tanti piloti del passato. Io non ci credo, parliamo di uno che ha vinto a Silverstone pochi mesi fa. Ma fosse così, prima smette, meglio è.
"Ipotesi due: è solo questione di tempo. La Ferrari è un universo distinto e distante da Mercedes, ma Hamilton ha la maturità per comprendere cosa gli conviene fare per accelerare il processo di adattamento. Dunque, calma e gesso.
"Ipotesi tre: in verità Hamilton non c’entra una beata mazza. Dipende tutto da una macchina che è un flop. Leclerc, come dicono quelli bravi, riesce a guidarci 'sopra', mentre per uno nuovo di Maranello la cosa è ben più dura.
"Personalmente credo che la verità stia a metà strada tra ipotesi due e ipotesi tre. La qual cosa comunque non induce ad ottimismo. Salvate il soldato Hamilton, ok. Ma da chi? Da se stesso? Dalla Ferrari? Lo scopriremo solo vivendo", ha concluso Turrini.
Voi, invece, cosa ne pensate? Quale delle tre ipotesi introdotte dal giornalista ritenete sia la più verosimile? Fatecelo sapere con un commento sui nostri profili social (Instagram, Facebook e Twitter).
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