
Norris si apre sulle sue fragilità: «Sono sempre autocritico, non c'entra il Mondiale»

Ieri alle 03:31 PM
Lando Norris ha la particolare caratteristica di essere un libro aperto, un ragazzo non nasconde le sue debolezze, i suoi pensieri negativi e le sue autocritiche. Un comportamento che talvolta lo ha intrappolato in una spirale buia, essendosi messo addosso una pressione eccessiva che non riesce a reggere e, a cascata, fa peggiorare anche le sue performance in pista. Basta vedere le ultime due qualifiche: in Bahrain non ha eseguito un giro pulito, chiudendo in sesta posizione, mentre a Jeddah è persino finito nel muro. Il tutto mentre il suo compagno di squadra vinceva e chiudeva il gap nel Mondiale. Una persona trasparente che risulta come una mosca bianca nell'ambiente della Formula 1, dove bisogna sempre mettere la maschera da duro, mostrarsi invincibile, perché qualsiasi crepa nell'armatura è uno strumento nelle mani dei rivali.
In un'intervista al podcast "F1 Nation", lo stesso Norris è tornato a parlare di queste difficoltà, affermando, però, che non siano frutto della tensione del Mondiale: "Prima della partenza ero abbastanza rilassato, per la prima volta mi ero messo le cuffiette nelle orecchie sulla griglia. Se riesco a tranquillizzarmi e a divertirmi ho risultati migliori. Probabilmente al momento mi sto mettendo troppa pressione addosso, ma non c'è una ragione particolare, non dipende dal Mondiale e da queste cose. Lo faccio perché voglio fare bene. Voglio essere in pole, voglio vincere ed essere perfetto. Dovrei accettare di più il fatto che non posso esserlo, e che questo mi porta solo in errore. Dovrei fidarmi di più della mia velocità, perché il mio ritmo in questa gara non era male. Sono sicuro che con questa macchina potrei vincere se partissi meglio al sabato". Adesso il britannico avrà due settimane di pausa prima di gareggiare a Miami, terra che gli ha regalato il primo successo in carriera; magari questo balzo nella sicurezza lo aiuterà a tirare fuori quelle qualità che emergono troppo a sprazzi.
Foto copertina x.com
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