
Tsunoda a punti, il risvolto del male profondo che ha colpito la Red Bull

04/14/2025 01:01 PM
In Bahrain, il nipponico Yuki Tsunoda, presente in squadra da soli due weekend, ha conquistato i suoi primi due punti in carriera da pilota Red Bull. Vista così sembrerebbe una gran cosa, peccato però che se da un lato il team potrebbe anche pensare di aver imbroccato la via giusta in termini di seconda guida (si vedono dei progressi che andranno ovviamente confermati nel corso delle prossime gare, una rondine non fa primavera e un nono posto, resta sempre un nono posto), dall’altro, Verstappen e la squadra in generale sono stati autori di un weekend decisamente pessimo per lo standard a cui ci hanno abituati.
La casa di Milton Keynes continua a dimostrare la tesi che quando la vettura è competitiva, Max riesce ad enfatizzarne le doti e ad esprimersi ad un livello superlativo, con il sedondo pilota di turno in estrema difficoltà, mentre quando la performance generale dell’auto cala le prestazioni dei due alfieri tendono ad avvicinarsi.
Yuki potrebbe dunque, a differenza di Lawson, aver saputo trarre un vantaggio da questa situazione conquistando un’inaspettata Q3 a Sakhir (fino ad allora le performance non sembravano a livello, tra l’altro Yuki ha rimediato un gap di quasi nove decimi dal quattro volte campione del mondo) e chiudendo poi a punti alla domenica.
Un male profondo...
Verstappen sesto e Tsunoda nono, anche se entrambi a punti, non sono una motivazione abbastanza convincente per poter gioire. Purtroppo la Red Bull degli ultimi 12 mesi è afflitta da un male profondo che noi definiamo così per la sua difficile comprensione. Yuki è stato l’unico risvolto positivo in Bahrain ed è chiaro che la squadra preferisca vivere dei weekend più come il Giappone, in cui Max vince e l’altro è fuori dai punti, piuttosto che accontentarsi delle briciole con entrambi. Sarebbe ancora meglio se finissero entrambi sul podio, ma questo scenario sembra utopia al momento.
All’interno del team sta accadendo qualcosa di strano. Vedere i meccanici commettere degli errori grossolani nei pit stop, area in cui sono stati per anni l’eccellenza del nostro amato sport, crediamo sia un sintomo abbastanza inequivocabile.
Foto: Red Bull Racing
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