Ben Sulayem apre ai commissari permanenti, ma attacca ancora i piloti

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Uno degli elementi che ha determinato, volente o nolente, la stagione 2024 sono state le controverse decisioni dei commissari di gara. Ciò che faceva storcere il naso è la loro variabilità, il fatto che manchi un metro di giudizio universale valido in tutti gli eventi; invece, per come stanno ora le cose, i piloti non sanno come comportarsi in pista, quale è il limite, dato che ogni volta cambia. L'ultimo esempio sono stati i 10 secondi dati a Max Verstappen per l'incidente alla prima curva del GP di Abu Dhabi, quando, in linea generale, i contatti al primo giro non erano mai penalizzati. 

La soluzione sarebbe semplice: usare dei commissari permanenti, anzichè avere i turni. Con una squadra che non cambia si conoscono i loro metodi e i loro parametri, e gli scenari di gara sarebbero più chiari per tutti. È da tempo che si parla di questo scenario, ma nessuno ha mai fatto nulla in questa direzione. Di recente, però, Ben Sulayem si è mostrato favorevole a questa opzione, affermando che "siamo in un momento in cui lo sport ha bisogno di stewards full time e professionisti, che guadagnino un salario vero". Ma è proprio la questione economica il problema che tiene in stallo il cambiamento: al momento, il collegio dei commissari sportivi è composto da volontari e la FIA, nonostante guadagni milioni, non vuole pagare nessuno.

Il presidente, con i suoi soliti modi, ha preso l'occasione anche per lanciare la patata bollente verso i piloti. "Loro continuano a chiedere dei professionisti, ma non vogliono pagarli. È ovvio. Loro vogliono sapere dove spendiamo i soldi delle multe e chiedono che vengano spesi in questi. Ma io non gli dico di pagare di tasca loro, perchè come spendono i loro milioni non è affare mio. Lo dico ancora, gli stewards non crescono sugli alberi, serve tempo per dare loro le competenze giuste e poi promuoverli. Capisco che loro vogliono un sistema come la Premier League, dove gli arbitri sono pagati. Ma noi non abbiamo i soldi per farlo. Se è la FOM che vuole un nuovo scenario deve anche fare l'assegno", ha spiegato Ben Sulayem a Motorsport. 

Foto copertina x.com

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