Briatore, bordata agli ex vertici Alpine: «Inetti». Poi spiega il suo ruolo nel team
12/15/2024 01:30 AM
Dopo mesi di parole relative al suo possibile ritorno in F1 come consulente, lo scorso maggio Flavio Briatore ha fatto ritorno in maniera ufficiale in F1 con la Alpine. Una notizia che, da subito, ha suscitato clamore, sia per il come back del piemontese nel team con cui ha vinto due campionati del mondo, sia a causa del passato controverso dello stesso Flavio nella Circus e, di fatto, nello stesso team con cui tali controversie si erano verificate. Un ritono che, pur non trovando diretta correlazione nei fatti, ha scatenato un certo "effetto Briatore" nella squadra che, sin dalla nomina dell'italiano a consigliere esecutivo, ha iniziato a crescere, fare punti dopo un pessimo avvio di stagione e pronta per una nuova organizzazione tecnica e non.
Un caso, senza dubbio, che però ha messo in mostra quanta fosse la necessità di fare ordine nel team: per questo, di fatto, è stato chiamato Flavio Briatore, che ha deciso di mettere a disposizione la sua esperienza per crescere nel 2025 e tornare al vertice nel 2026. Dati alla mano, da quando Alpine ha ufficializzato il ritono dell'ex Benetton, il team è passato dall’ottavo posto con appena 5 punti in 9 GP al sesto posto finale con 60 punti in cascina nei restanti 15 GP. Un trend che, come il boss del Twiga ha dichiarato nelle scorse settimane, a Enstone proveranno a mantenere e con cui sfruttare i regolamenti 2025 per portare la Alpine (motorizzata Mercedes) a lottare almeno per il podio nell'anno della grande rivoluzione.
Un ritorno alla sua vecchia vita che, in una recente intervista ai tedeschi di Auto, Motor und Sport, lo stessk Briatore ha raccontato, spiegando come sia nato il suo rientro nel paddock, come sia il suo coinvolgimento nel team e la sua visione per il futuro.
Briatore: ritorno, ruolo e visione del futuro
"Non sono mai stato veramente lontano, lavoravo come ambasciatore dello sport e manager di Fernando Alonso. Le mie attività si gestiscono da sole, non avevo molto da fare, mi sentivo solo e mi annoiavo, dato che mio figlio è a Ginevra a studiare. Quindi ho parlato con Luca de Meo e... [...] Con lui, ho l’opportunità di fare ciò che ho in mente. Il primo passo è stato liberarci del nostro motore:ci costava tanto e non portava nulla. Idem il cambio. Ora c'è una struttura chiara. [...] Voglio occuparmi del quadro generale e non essere sempre presente. Rappresento il presidente, sono io a decidere. Ora c'è luce in fomdo al tunnel, con la PU Mercedes c'è la base per vincere. Questa è la mia missione".
Che bordata agli ex Alpine
Nell'ambito della gestione di Alonso, Flavio ha avuto a che fare con i vecchi vertici Alpine (nel perido 2020-2022), che ha criticato aspramente per la gestione della squadra.
"Ci è voluta una certa inettitudine nel perdere due piloti come Alonso e Piastri in un'estate. Fernando voleva restare, la stagione non era andata male, voleva firmare il rinnovo. Ma Laurent Rossi è scomparso. Allora ho iniziato a parlare con l’Aston Martin e Williams. Alla fine abbiamo firmato con Aston: non andavamo d’accordo con il management Alpine, gli errori erano loro".
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