Domenicali in esclusiva ad Autosport: ecco come sarà la F1 del futuro

Il CEO della Formula 1 Stefano Domenicali ha recentemente rilasciato una lunga intervista per Autosport nella quale ha espresso la sua opinione riguardo il futuro della categoria. Nel 2026 la F1 affronterà un altro cambio regolamentare, sempre nell'ottica net zero da raggiungere entro il 2030. Con vetture più piccole però le battaglie saranno più aperte, così da accontentare ancora di più tutti i tifosi. Di seguito vi riportiamo le sue parole.

L'opinione di Stefano Domenicali

Stefano Domenicali ha iniziato il suo intervento parlando della situazione attuale della Formula 1 e di come nel 2024 il campionato sia ancora aperto e la battaglia per il titolo del mondo veda almeno due piloti impegnati tra di loro: "Sono molto contento di poter dire che quello che ho detto all'inizio dell'anno è esattamente quello che sta accadendo, mentre tutti credevano che lo dicessi per motivi politici. Sono convinto che questa situazione continuerà sicuramente fino alla fine del 2025. Questo elemento di azione sportiva e di dramma sportivo è sicuramente presente".

Parlando poi delle modifiche regolamentari che la FIA e la Formula 1 fanno per rendere lo sport sempre interessante e mai monotono l'italiano ha detto: "Ci sono sempre delle ragioni per cui cambiamo. Prima di tutto, perché dobbiamo essere all'avanguardia in quello che stiamo facendo. E il regolamento tecnico del 2026, in quel preciso momento in cui è stata presa la decisione, era legato alla necessità di coinvolgere i costruttori in F1, con un diverso tipo di tecnologia da utilizzare. Credo che questo sia davvero fondamentale e cruciale. Un altro punto riguarda il fatto che ora il carburante sostenibile sia al centro del progetto tecnico. Come sapete, oggi il prezzo del carburante sostenibile è molto alto, ma la F1 è sempre stata molto brava ad accelerare il processo e ad aiutare la tecnologia ad andare nella giusta direzione. Quindi è proprio questo che mi aspetto e sono sicuro che tutti lavoreranno in questa direzione".

L'imolese ha poi continuato: "Questo è un punto: è davvero il momento di fare nel 2030 un altro cambio di passo? Non siamo in grado di rispondere oggi, perché dobbiamo aspettare e vedere come arriverà questa nuova tecnologia e come verrà sviluppata. Pertanto, ci sarà un momento in cui dovremo discuterne, e dovremo capire se l'esigenza dei costruttori, dei team e dell'ingegneria è sicuramente presente come lo era quando c'era la necessità di cambiare il regolamento per il 2026".

"La necessità di un cambiamento viene normalmente posta sul tavolo per due motivi. Il primo è che siamo l'apice del motorsport e stiamo approvando il massimo livello di tecnologia. La seconda è che in passato era abbastanza chiaro: l'obiettivo era fermare un periodo di dominio delle auto. Ma ora, con i nuovi elementi normativi, i limiti di budget e le restrizioni aerodinamiche, credo che questo punto non sia più sul tavolo di discussione. Quindi il vero problema è la sfida tecnologica del futuro. È rilevante che il cambiamento avvenga in un ciclo temporale così breve di cinque anni? Questo sarà il punto di discussione per il futuro".

Se però, secondo Domenicali, c'è un qualcosa che bisogna cambiare per il futuro della Formula 1, quello è il peso delle vetture: "Credo che in futuro si discuterà sempre del peso e delle dimensioni delle vetture, perché non dobbiamo dimenticare da dove è partito l'approccio alla formula automobilistica. Ora ci troviamo in una situazione in cui le auto sono grandi, pesanti, e forse in futuro, con questo nuovo sviluppo, potremo decidere di tornare a essere più leggeri. Ma direi che per adesso è un po' prematuro parlarne. Ne discuteremo al momento giusto".

Per raggiungere questo obiettivo e allegerire le monoposto si era pensato anche di usare l'idrogeno, ma riguardo questo tema l'imolese si è detto contrario: "Non credo che l'idrogeno sia una soluzione a medio termine per la F1, per molte ragioni, tra cui la tecnologia, i costi e la sicurezza. Ma credo che il modo giusto per ridurre il peso delle vetture sia quello di rimanere su questo tipo di concetto, oppure, se il carburante sostenibile farà il lavoro giusto per essere a emissioni zero forse non avremo più bisogno di essere così complicati in termini di sviluppo e potremmo pensare di tornare a motori molto più leggeri e magari con un buon suono".

Domenicali ha poi concluso il suo intervento dicendo: "Dobbiamo assicurarci di adottare il giusto approccio. Siamo in un'azienda sportiva e quindi penso che dobbiamo prendere la decisione giusta per le nostre esigenze e per il nostro sport".

 

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Foto copertina x.com

Foto interna x.com

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