Ecco come Leclerc ha perso a Baku: la colpa è della Ferrari, analisi telemetria

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Nel primo stint della gara di Baku, Charles Leclerc aveva accumulato un vantaggio superiore ai 5 secondi sulla McLaren di Oscar Piastri.

Dopo l'unico pit stop, tale distacco si era notevolmente ridotto, probabilmente più di quanto previsto dalla Ferrari. Com'è successo? Cerchiamo di capirlo insieme analizzando la telemetria.

La strategia dà, la strategia toglie: fantastica a Monza, rivedibile a Baku

La strategia è passata dall'essere un punto debole per la Rossa ad una delle sue armi più importanti, viste le ottime qualità della SF-24 nella gestione gomme.

Eppure, in Azerbaigian entrambi questi elementi sono mancati, ma uno è stato la conseguenza dell'altro. Come possiamo notare dal grafico sottostante, l'ultimo tempo di Leclerc prima di effettuare il pit stop è stato altissimo (1:49.9, ben 1 secondo più lento del passaggio precedente).

I tempi di Leclerc (linea rossa) e Piastri (linea arancione) a cavallo del pit stop

In quello stesso passaggio, la McLaren ha deciso di effettuare il cambio gomme sulla MCL38 di Piastri, dicendogli di fare una lenta introduzione della gomma. Il pilota, però, ha dichiarato a fine gara di non aver seguito tale indicazione, consapevole che la posizione in pista avrebbe fatto la differenza. E alla fine aveva ragione.

Nel proprio giro di rientro ai box, Leclerc ha perso circa 2 secondi che, uniti ai 2 decimi di differenza nel pit stop, hanno fatto riavvicinare notevolmente l'avversario. Ma non è tutto.

Il pilota Ferrari, come da indicazione della squadra (che già era stata ingenua a subire l'undercut visto un passaggio così lento), ha gestito la gomma con "calma", perdendo quasi 2 secondi. Il resto del gap è stato colmato dal DRS concesso al rivale, che alla prima opportunità ha preso la testa del Gran Premio e non l'ha lasciata più.

La differenza l'ha fatta chi in McLaren ha trovato la chiave per vincere la gara: gestire la gomma in aria pulita. Oscar Piastri ha ammesso di aver faticato - a causa del disturbo aerodinamico - col degrado nel primo stint, e questo l'ha portato ad attaccare subito Leclerc, colto un po' di sorpresa e "vittima" di un crollo prestazionale nel finale, che però doveva aspettarsi.

Insomma, il successo a Baku era alla portata della Ferrari. C'è la possibilità di rifarsi subito a Singapore, altra pista cittadina su cui gestire la gomma è fondamentale. Vedremo se la Scuderia riuscirà a imparare dai propri errori...

 

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Foto copertina www.ferrari.com

Foto interna www.f1-tempo.com

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