Ferrari, c'è un team radio che «scagiona» Sainz. Gestione errata da parte del team?
Ieri alle 02:00 AM
Nella notte di Las Vegas molte, come gli spettatori avranno notato, sono state le scintille delle vetture sull'asfalto della Strip. Ma altrettante sono state quelle in casa Ferrari, nate dopo una presunta violazione di alcuni ordini di scuderia da parte di Carlos Sainz che, via radio ma non solo, ha mandato Charles Leclerc su tutte le furie. Tensioni, probabilmente, acuite dal weekend del Cavallino, che ha disatteso le aspettative: la SF-24 ha sofferto e, data la scarsa resa delle gomme e le basse temperature, è stata ampiamente sopravanzata dalla Mercedes, dovendosi accontentare di una terza e quarta posizione (riducendo comunque il gap nei costruttori dalla McLaren).
Un duello, quindi, tra i ferraristi con Leclerc che, almeno per gli elementi in possesso, in quelle fase pare essersi mostrato più attento agli ordini della scuderia, al contrario di Sainz che, come detto, avrebbe violato qualche accordo, superato Charles e mandato il monegasco su tutte le furie. E i team radio tra piloti e box sono stati bollenti nei toni (con Fréd Vasseur costretto ad intervenire per ricordare di non eccedere i limiti), sia a fine gara che in occasione della seconda sosta. Tornato ai box per montare il secondo set di Hard, Charles Leclerc è rientrato in pista con le rassicurazioni del box che “a Carlos è stato detto di non superare”. Ma la realtà ha dipinto uno scenario diverso: lo spagnolo (dopo aver perso oltre tre secondi il giro precedente per una chiamata al box saltata in extremis per la non preparazione del box della Rossa), avendo gomme più calde e DRS, lo ha superato in curva 4 nel giro di rientro, andando a prendersi il podio. Da qui l'escalation di comunicazioni radio fino al dopo gara per due posizioni che, anche a nomi invertiti, avrebbe garantito alla scuderia lo stesso risultato finale.
Tensioni legittime, sia per quanto detto che per gli obiettivi dei singoli (e non nuove per la coppia), che a Maranello avrebbero dovuto mettere in preventivo e su cui lo stesso team non appare esente da colpe. E lo si capisce andando ad ascoltare alcune comunicazioni radio tra il box della Scuderia e Sainz in alcuni momenti clou della gara: parole da cui non emerge la palese violazione degli accordi da parte di Carlos, quanto piuttosto una gestione poco chiara della situazione da parte del team. Lo spagnolo, per prima cosa, aveva mostrato perplessitàverso la tattica adottata (con la sosta chiamata da lui per non trovarsi in una posizione difficile davanti a Leclerc e Hamilton), per poi accettare senza esitazione di lasciar passare Leclerc. Infine a Sainz, ed è importante, non viene mai detto chiaramente di non superare Leclerc ma di “non metterlo sotto pressione“. Di seguito ecco alcuni dei team radio più rilevanti.
GIRO 15
Sainz: “Correggetemi se mi sbaglio, ma mi sembra che sia più da piano C al momento”.
Adami: “Si, c’è una possibilità. Dipende dal graining”.
GIRO 28
Adami: “Lascia passare Charles e resta fuori questo giro. Stiamo aprendo gap su Tsunoda”.
Sainz: “Chi c’è dietro Charles?”.
Adami: “Fai attenzione che Hamilton è 0.5 dietro a Charles”.
Sainz: “Fermatemi ai box ragazzi! Fermatemi! Sono lento. Sto perdendo tempo”.
Adami: “Box in questo giro. Fai passare Charles e box. Fallo passare in curva 14. Box”.
Adami: “Stai fuori! Stai fuori! Stai fuori!”
Sainz: “Che è successo? Che è successo?”.
Adami: “Non eravamo pronti”.
Sainz: “Svegliatevi ragazzi, andiamo!”.
GIRO 32
Adami: “Charles si sta fermando, non metterlo sotto pressione”.
Leggi anche: Verstappen come Prost, Mercedes stupisce. Ferrari spreco e tensioni: le pagelle del GP
Leggi anche: L'ex Ferrari è certo: «Rossa da titolo nel 2025. Hamilton? Vorrà essere protagonista...»
Foto copertina media.ferrari.com