Ferrari, Leclerc presente durante la sessione al simulatore di Hamilton. L'indiscrezione
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La stagione 2025 di F1 si appresta a scattare tra meno di due mesi, a Melbourne. E i test post-stagionali di di Abu Dhabi sono stati una valida occasione di assaporare il mondiale venturo, con l’attenzione puntata sui piloti che hanno debuttato con i loro nuovi team: Sainz in Williams, Bortoleto e Hulkenberg con la Sauber e Ocon sulla Haas. Al volante della Ferrari, invece, c'era Charles Leclerc per i test gomme. Non tutti, però, hanno potuto ambientarsi alla nuova realtà, come ad esempio Lewis Hamilton, che non ha preso parte al test né con Mercedes, ex squadra, e neanche con la Ferrari, la sua nuova casa.
Hamilton si appresta al debutto
Il sette volte iridato, infatti, non ha avuto l'ok per iniziare il lavoro con la Scuderia prima della scadenza del suo contratto con la Mercedes, il 31 dicembre. E dunque la sua "prima" al volante della Rossa avverrà solo nei prossimi giorni, essendo diventato ormai a tutti gli effetti pilota Ferrari. Un debutto che, come da noi anticipato il 13 dicembre scorso, avverrà al volante della F1-75, del 2022, a cavallo tra il 21 e 22 gennaio prossimo sulla pista di Fiorano, grazie al “Test of Previous Cars” che la Scuderia ha organizzato. Un primo assaggio di una Ferrari da GP che per Sir Lewis avverrà dopo alcune sessioni al simulatore, dove ha provato sia la vettura 2022 con cui girerà sia la monoposto 2025, con cui ha preso e sta via via prendendo sempre più confidenza con il team, intenso a 360°.
Presente anche Leclerc...
Il tutto, di fatto, potrebbe subire variazioni dettate dalle condizioni meteo non favorevoli o delle necessità stringenti in un periodo assai complesso, che permetterà al sette volte iridato di "levare la ruggine" dopo mesi di pausa. Una chance che verrà sfruttata anche da Charles Leclerc che potrebbe scendere in pista il 22 gennaio. Non solo, poiché come appreso da nostre fonti vicine al team di Maranello, il monegasco avrebbe chiesto di essere presente alla seduta 'sim' del suo compagno di squadra, sia per apprendere da vicino le modalità di lavoro del pilota più vincente del Circus iridato e sia, se non soprattutto a voler pensare "male", per non lasciare Hamilton da solo, gomito a gomito con lo staff tecnico della Scuderia, oggettivamente galvanizzato dall'arrivo di un pilota di tale livello, e consentirgli di entrare troppo confidenza con loro e perdere quello che, almeno ad inizio anno, sarà un suo grande vantaggio: la conoscenza del team e la fiducia incondizionata delle persone.
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