Ferrari, Mercedes e Red Bull alleate per la conquista del titolo costruttori? Gli scenari
Ieri alle 02:00 AM
Le previsioni della viglia erano chiare: il GP del Qatar non sarebbe stato favorevole alla Ferrari, visto che la SF-24 mal si sposava con la pista di Lusail dove, di fatto, la Rossa avrebbe dovuto limitare i danni in classificacostruttori rispetto alla McLaren che, invece, trovava un tracciato affine alle caratteristiche della sua auto. Per quanto detto, la Ferrari ha vissuto le sessioni Sprint prima e la qualifica poi rispettando i pronostici, restando in parte delisa dopo delle FP1 incoraggianti.
Unacrescitacostante
Con il passare delle sessioni, però, il livello del Cavallino è cresciuto, non raggiungendo quello dei primi: la McLaren nelle sessioni Sprint e Mercedes, Red Bull e McLaren ancora una volta nella qualifica del GP. Anche in gara, fino al caos finale (nato dai detriti dello specchietto della Williams sul rettilineo principale), la situazione pareva invariata, non ottimale per la lotta iridata con i rivali papaya che, al contrario, erano in palla e stavano allungando in graduatoria. Ma nel finale, complice il restart di Leclerc dopo la Safety Car per pulire lo sporco e la penalità inflitta a Norris per non aver rallentato con bandiera gialla, la Ferrari ha ribaltato la situazione e chiuso in seconda e sesta piazza, riducendo il gap dai rivali inglesi e rimandando ogni discorso relativo ai costruttori ad Abu Dhabi.
Lottaaperta: attenzioneairivali
Una gara caotica, che a Sky Sport F1 è stata analizzata dal team principal della Ferrari, Fréd Vasseur, che ha sottolineato le gioia per aver tenuto ancora aperta la lotta iridata, pensando già al prossimo GP (sulla carta più affine alla Scuderia), promettendo di dare il massimo ma riflettendo anche sul ruolo che la Red Bull di Verstappen e le due Mercedes, avversari che da tre gare sono tornati in lotta, potrebbero avere nella volata finale.
"Prima servirà del tempo per smaltire questa gara - ha dichiarato il francese- ma siamo ancora in vita, tutto è possibile. Possiamo pensare alla McLaren. Abu Dhabi sarà più affine per noi e con Versappen in lotta e la Mercedes nel gruppo tutto sarà incerto. Noi spingeremo come matti fino all'ultimo giro".
Una riflessione corretta, poiché per i valori in campo visti fino al GP del Messico sarebbe stato scontato porre, per Yas Marina, Ferrari e McLaren come le prime quattro vetture, arrivando facilmente a capire come in questo quadro mai per la Scuderia la conquista del titolo costruttori sarebbe possibile. Anche in caso di doppietta (tutt'altro che scontata) del Cavallino, alla McLaren basterebbe un terzo e quarto posto per riportare il titolo a Woking. Stesso discorso per un qualsiasi risultato con le vetture papaya davanti alle Rosse. Diversa sarebbe una combinazione con la Ferrari capace di essere davanti ai rivali inglesi (condizione non negoziabile), in cui però a porsi tra i ferraristi e il duo Norris-Piastri ci fossero anche le Mercedes e Versappen: avversari che, dopo essere tornati al vertice nelle ultime settimane, potrebbero essere giudici decisivi per l'assegnazione del mondiale marche, avendo nelle loro mani i 21 punti che farebbero pendere "la bilancia" dall'una o dall'altra parte...della storia.
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