GP Australia - Analisi strategie: Sainz magico sulle Medie, Alonso e Hulkenberg da manuale

Il GP d'Australia 2024 ha avuto un finale che nessuno si sarebbe mai aspettato alla vigilia della gara. La Formula1 è bella anche per questo. I piloti e i team possono essere anche in gran forma, però gli imprevisti si possono celare sempre dietro l'angolo e la corsa di oggi ne è la dimostrazione. L'attenzione di tutti è ovviamente rivolta al ritiro di Verstappen, ma anche il doppio zero della Mercedes è un risultato che fa abbastanza rumore.

Problema tecnico per Hamilton ed ancora un errore per Russell che secondo la FIA è da imputare però tutto a Fernando Alonso. Nella circostanza, l'asturiano afferma di aver frenato prima in curva 6 con l'intenzione di avere più velocità in uscita. Russell per contro ha affermato di esser stato sorpreso da questa manovra completamente errata e sarebbe stata questa la causa dell'errore che gli ha fatto concludere la gara a muro. Gli steward hanno giudicato Alonso colpevole infliggendogli un Drive Through che gli costa in definitiva 20'' sul tempo finale di gara (aggiunti anche 3 punti di penalità sulla superlicenza per un totale di 3 nel corso degli ultimi 12 mesi). 

La gara di Fernando Alonso viene macchiata da una scorrettezza che lo vede arretrare in ottava posizione alle spalle di Tsunoda. Una macchia che però non toglie nulla al grande intuito e alla prestazione fatta in termini di strategia quest'oggi.

Anteprima strategie

Dopo questo excursus, iniziamo a parlare di strategie. Purtroppo chiedo scusa se non ho potuto aggiornare il pezzo di ieri sulle ''possibili strategie'', ma in Pirelli devono aver avuto problemi lato social e non hanno inserito i consueti media sul loro acccount X (Twitter). A parte questo, devo ammettere la sconfitta. Nel consueto appuntamento con le ''Strategie del Sasso'', dicevo che ci sarebbe stata l'opportunità per alcuni piloti di portare a termine la gara mediante la tattica ad una sosta nonostante l'impiego di mescole più morbide rispeto allo scorso anno. La pista però ha dato ragione alla Pirelli.

Dati utili a comprendere il comportamento delle gomme (foto: X, Pirelli)

Uno sguardo d'insieme 

All'Albert Park abbiamo avuto tutte tattiche a due soste, con il solo Ocon andato sui 3 pit (M-H-H-H), tra l'altro utilizzando nel finale lo stesso set adoperato nel secondo stint, per chiudere in ultima posizione alle spalle di Bottas e Zhou. Quantomeno, Gasly, pur avendo ricevuto una penalità di 5'' (ha superato la linea bianca all'uscita della pit lane) è riuscito a terminare davanti alle due Sauber in P13. 

Possiamo dividere le strategie viste oggi in 4 gruppi: 1) M-H-H: portata a termine dalla maggior parte dei conducenti, è stata adottata da Sainz, Leclerc, Norris, Piastri, Perez, Stroll, Tsunoda, Magnussen, Albon, Gasly e Bottas; 2) H-M-H: a mio avviso la migliore (in seguito vi spiegherò perché), utilizzata da Alonso e Hulkenberg; 3) S-H-H: portata a termine da Ricciardo e Zhou; 4) M-H-H-H: Ocon. La gara ha visto i ritiri di Verstappen, Hamilton e Russell.

Tutte le strategie adottate in gara (foto: X, Pirelli)

L'analisi - Alonso e Hulkenberg da manuale

Qual è stata la tattica migliore vista a Melbourne? Chi ha prestato attenzione fino a questo momento sa che abbiamo già risposto a questa domanda. Però, creiamo un po' di (finto) pathos. Ci sono rimaste due cose da dire. Innanzitutto ieri abbiamo commesso un altro errore, ma questo è stato un errore di gruppo che in diversi abbiamo commesso. Con la minaccia del graining (affievolito dal fatto che si sono avute temperature prossime ai 40°C d'asfalto) in previsione della gara si credeva che l'undercut sarebbe stato molto potente. Non è stato così, anzi, l'esatto contrrario.

L'overcut ha offerto molti più vantaggi ai piloti. Tra i pochi ad essere riusciti a sopravanzare un rivale mediante undercut sono stati Leclerc e Piastri, capaci di guadagnare la posizione su Norris in prossimità della prima sosta. Forse nella circostanza la McLaren credeva che allungando il primo stint su Medie C4, avrebbe avuto maggiore vantaggio con Hard C3 più fresche nella parte centrale-finale della gara, ma così poi non è stato e Lando ha pagato lo scotto di aver passato troppo tempo fuori su Medie che stavano soffrendo molto di graining. Determinanti i giri tra il 12° e il 14° passaggio della gara. Norris su C4 gira su tempi attorno all'1'22'' alto-1'23''basso mentre Leclerc dopo aver mandato in temperatura le gomme C3 riesce a mantenere l'1'21''alto-1'22''basso. 

Sainz per contro costruisce la vittoria proprio in questo frangente. Avendo pista libera, lo spagnolo della Ferrari ha una gestione più oculata della C4 a banda gialla. Mentre gli altri vanno in sofferenza con il graining lui riesce a restare sull'1'22''basso riuscendo così a mantenere la testa della gara.

Andamento temperature (foto: X, Pirelli)

La strategia più veloce, considerati i problemi legati al graining, che ha coolpito quasi tutti nel primo stint, sarebbe stata probabilmente la H-M-H, ovvero quella adottata da Alonso e Hulkenberg. Il motivo è semplice. Fernando e Nico hanno avuto un grande vantaggio sui loro avversari e lo hanno sfruttato tutto nel primo stint. Avendo molti meno problemi di graining hanno potuto spingere molto di più nella prima parte di gara, sono riusciti ad allungare e quando hanno montato la Media per sostenere il tratto centrale, la pista era più gommata e hanno così sofferto meno del graining accusato dai competitor.

Il risultato? Alonso è passato dalla P11 di partenza iniziale alla P6 (diventata poi P8 perché giudicato colpevole di aver causato l'incidente di Russell), mentre Hulkenberg ha fatto ancora meglio chiudendo in P9 partendo dalla P16. 7 posizioni guadagnate per Nico e 5 per Fernando. Dovremmo tenere in considerazione anche i ritiri, ma alla fine nessuno può togliere loro l'orgoglio di ave rfatto un grandissimo lavoro quest'oggi. Una volta tanto la strategia migliore non è quella del vincitore. 

Riassumendo, montare la Hard nel tratto iniziale ha limitato fortemente il graining e permesso ad Alonso e Hulkenberg di superare mediante overcut tutti quei piloti che invece ne hanno sofferto sulle Medie nel corso del primo stint. A 42 anni Fernando continua ad avere una visione di gara che soltanto in pochi altri hanno e ad offrire delle prestazioni da manuale. Peccato per quella macchia proprio nel giro finale.

L'analisi Pirelli

Concludiamo con le parole rilasciate da Mario Isola al termine della gara alle colonne della casa della P Lunga: "La scelta di portare un tris di mescole più morbido rispetto allo scorso anno è stata corretta. La gara è stata più movimentata rispetto al recente passato. La gestione delle gomme ha fatto la differenza. Una delle chiavi del successo di Sainz è stata la possibilità di allungare il primo stint sulle Medie, il che gli ha garantito di avere due stint con Hard più fresca nel secondo e nel terzo stint".

"Carlos ha senza dubbio avuto il vantaggio di guidare per buona parte di quel primo stint con pista libera davanti a sé. Leclerc invece, nonostante si sia ritrovato nel traffico delle McLaren è riuscito a superare Norris con un undercut e ha poi sfruttato meglio la prestazione della Hard, soprattutto all'inizio del secondo stint", ha poi affermato il direttore motorsport Pirelli. "In generale, il graining è stato il leitmotiv del weekend.  Non è stato tuttavia un fattore che ha messo in crisi la prestazione dei pneumatici. In fin dei conti ha avuto la meglio chi è stato più bravo a gestire le gomme".


Foto copertina: X, Ferrari; Foto interna: Pirelli

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