GP USA - Analisi strategie: Leclerc el chupacabra del Texas. Il pit di Sainz? Geniale

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La prestazione di cui ha dato prova Leclerc ad Austin è stata così incredibile che non c’erano aggettivi adatti a descrivere l’opera magna del monegasco. Abbiamo pensato a tantissimi aggettivi per lui, ma nessuno ci sembrava a livello. Mostruoso era l’aggettivo che rendeva di più l’idea, così abbiamo pensato di definirlo come el chupacabra. Un mostro leggendario creato dai texani per spiegare alcuni fenomeni che accadono ai loro animali presenti nel territorio. Ovviamente si tratta di un modo scherzoso per rendere onore alla performance del pilota della Ferrari.

Prima di analizzare la prova del monegasco facciamo un recap delle strategie viste durante il GP degli USA 2024. Strategie che si sono rivelate essere più o meno in linea con le nostre aspettative. Come affermato ieri mattina prima della gara, la Pirelli ha sottovalutato la bontà delle mescole Medie (leggi qui) e nonostante si siano registrate delle temperature molto alte durante la gara, superiori ai 45°C d’asfalto, la C3 ha avuto un rendimento davvero egregio su tutte le vetture. Colui che le ha gestite meglio, neanche a dirlo, è stato Charles Leclerc.

Recap strategie

Su una sosta Medium-Hard abbiamo avuto Leclerc, Sainz, Verstappen, Norris, Piastri, Perez, Hulkenberg, Gasly, Alonso, Tsunoda e Bottas. Su un pit Hard-Medium invece: Russell(incredibilmente sesto nonostante la partenza dalla pit lane), Lawson, Colapinto e Stroll(l’unico ad utilizzare gomme usate al via).

Su due soste M-H-M abbiamo il solo Magnussen. Su due pit M-M-H troviamoAlbon e Zhou, mentre Ocon è stato il solo ad effettuare due soste M-H-S. Hamilton l’unico pilota ad essersi ritirato (finito in ghiaia al secondo giro.

Una finta gara semplice

Potrebbe sembrare una gara semplice all’apparenza. C’è stata solo una sosta, eppure non è stato così. Come abbiamo scritto ieri, molto prima della gara (leggi qui), le due soste erano l’opzione più sicura. Si credeva che poche squadre, solo Ferrarie Red Bull (tra i top team) potessero riuscire nell’impresa di terminare il GP con un solo stop. Però, ad avviso di chi scrive, ieri è accaduta una cosa da non sottovalutare.

Norris scatta dalla pole allo spegnimento dei semafori, seguito da Verstappen, Sainz e Leclerc. Max ha un buono spunto, migliore di quello di Lando e concentrato sulla battaglia contro di lui, lo affianca e lo costringe ad andare lungo alla prima curva guadagnando la posizione. Peccato che nel farlo anche lui è costretto ad abbandonare la traiettoria ideale e Leclerc ne approfitta passando dalla P4 alla P1 in un sol colpo.

In curva 2 i piloti transitano nell’ordine: Leclerc, Verstappen, Sainz (che approfitta del duello tra Max e Lando), Norris, Piastri. Charles detta il ritmo e nei team radio, soprattutto di quelli McLaren, aleggia subito una preoccupazione “Faremo una o due soste?”, chiedono i piloti. Probabilmente una, afferma il muretto, sapendo delle intenzioni della Rossa (Vasseur se l’era fatto scappare in alcune dichiarazioni prima del via), di voler provare la via ad una sosta. È da pazzi,” la risposta dei piloti papaya. Il fatto che il duo McLarensia riuscito a fare una sosta e anche con degli ottimi tempi sulle Medie poco prima del pit stop, lo si deve alla gran gestione fatta ad inizio stint. Norrise Piastri sapevano che avrebbero dovuto gestire molto per andare lunghi, così hanno mantenuto un ritmo alto all’inizio così da poter essere competitivi nella parte centrale di gara. Una strategia che avrebbe anche permesso a Lando di giungere a podio se solo non fosse stato penalizzato nel finale dalla FIA per quel sorpasso dubbio su Verstappen. Situazione molto a limite, probabilmente Lando non ha neanche tratto un reale vantaggio da quell’uscita di pista. Max è stato più furbo.

Comportamento gomme: anche se le temperature sono state più elevate rispetto al sabato, la pista (riasfaltata per l'edizione 2024) ha subito una notevole evoluzione fino alla domenica e ciò potrebbe essere stato l'elemento che ha di fatto permesso ai piloti di concludere la gara mediante una sola sosta.

Leclerc el chupacabra

Qui inizia la gara mostruosa, incredibile di Leclerc. Charles riesce a tenere un passo inavvicinabile per tutti sulle Medie. Molto più veloce di Verstappen, tanto che al momento del pit stop ha un vantaggio di circa 11’’ sull’olandese. La gara Leclerc la vince in due mosse: grazie alla manovra al via e al passo irresistibile avuto nel primo stint su gomma Media. Nessuno è stato al suo livello. Una prova degna del più mostruoso dei chupacabra. Un animale mitologico. Nel secondo stint il passo sulle Hard è stato meno performante, ma ha comunque permesso a Charles di amministrare e di portare a casa la vittoria. La Pirelli ha sottovalutato la C3 gialla, è stata una mescola davvero consistente, soprattutto con temperature così alte.

Il pit di Sainz è stata una mossa geniale della Ferrari

Attorno al 20° giro la Ferrari ha un’intuizione davvero geniale. Verstappen non riusciva a tenere il passo di Leclerc, ma sapendo che sarebbe andato su una sosta avrebbe comunque cercato di allungare il più possibile per mantenere una sorta di contatto e non rischiare di arrivare spompato nel finale. La casa del Cavallino legge bene la situazione e sicura che avrebbe potuto concludere la gara comunque su una sosta, richiama Sainz che in quel momento aveva 2’’ di ritardo su Max, per montare gomme Hard.

La mossa aveva un effetto duplice, se Verstappen avesse seguito Sainz, Leclerc sarebbe andato poi subito in protezione (i 9’’ di vantaggio erano un buon cuscinetto), se invece avesse proseguito, Charles aveva tutto il margine per amministrare. Verstappen non rientra decidendo di fare la gara su Charles che per contro risulta ancora molto competitivo portando il vantaggio sull’olandese a 11’’. Max resta in pista fino al 26° giro. Giusto il tempo necessario per permettere a Sainz di portare le Hard in temperatura e di costruire un tesoretto di oltre 4’’ su di lui. Un gap che non farà che aumentare fino al termine del GP. La Ferrari non ha avuto rivali in Texas e Leclerc è stato un vero cannibale.

Driver of the day - Titolo onorario a Russell

Anche se i fan hanno deciso di attribuire il titolo di ‘Driver of the Day’ a Leclerc, noi decidiamo di darlo ononariamente a Russell per la grande prova messa in mostra ieri. George pur partendo dalla pit lane è riuscito a sfruttare molto bene la gomma Hard, girando su tempi davvero di gran rilievo fino al 41° giro quando decide di passare alle Medie. Purtroppo perde 5’’ nella sostituzione per una penalità rimediata nel sorpasso di Bottas. George però ha un ritmo strepitoso e proprio al 56° giro, l'ultimo disponibile, effettua il sorpasso su Perez che gli vale la sesta posizione finale. Una gran prova di forza che genera indubbiamente un po’ di amarezza riguardo all’esito della qualifica. Senza l’errore commesso in Q3, il britannico sarebbe potuto essere tra i protagonisti dell’evento e lottare probabilmente anche per una posizione a podio.

Ottima prova anche di Lawson (Racing Bulls) che conclude a punti partendo dal fondo dello schieramento per aver sostituito parti della sua power unit. Molto bene Colapinto che continua a sorprendere.


Foto copertina: X, Ferrari, foto interne: Pirelli

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