«Il primo avversario è il compagno di squadra» - Racing Bulls: Tsunoda vs Hadjar

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"Il primo avversario è sempre il compagno di squadra". Quante volte abbiamo sentito questa frase nel mondo delle corse? Può sembrare scontata, ma questa serie di parole racchiude tuttavia una grande verità: prima di pensare a battere gli avversari, nella testa di un racer è necessario avere la meglio sull'unico pilota che in tutto il paddock guida la stessa monoposto.

In questa rubrica andremo ad analizzare tutte le coppie che prenderanno parte al Mondiale 2025, tracciando il profilo dei singoli piloti per poi provare ad abbozzare chi potrebbe avere la meglio sul proprio compagno di team al termine della stagione. È oggi la volta di Yuki Tsunoda e Isack Hadjar, entrambi prodotti del vivaio Red Bull, a comporre la line-up dell'ottava classificata nella scorsa stagione: stiamo parlando, naturalmente, della Racing Bulls.

La missione di Yuki: trasformare la delusione in energia positiva

Uno dei più grandi delusi del 2024 è sicuramente Yuki Tsunoda, non tanto per i risultati in pista quanto per la decisione maturata dai vertici della Red Bull nella quale si annunciava ufficialmente il passaggio di Liam Lawson nel team di Milton Keynes al posto dell'a dir poco deludente Sergio Perez. Mai come questa volta il giapponese era sicuro di potersi giocare concretamente le sue chances, essendo reduce da un'annata personalmente molto solida dove ha dimostrato di saper reggere la pressione e la responsabilità di caricarsi la squadra sulle spalle.

A sostenere la candidatura di Tsunoda erano anche i numeri: se stare davanti ad un Daniel Ricciardo in parabola discendente era ormai pura formalità, avere la meglio su Lawson era tutto fuorchè scontato. Eppure il confronto diretto dà più che mai ragione al nativo di Sagamihara che in qualifica è riuscito sempre a rimanere davanti al compagno in tutte e sei le occasioni, centrando addirittura la top 3 nella caotica qualifica andata in scena in Brasile. Anche per quel che concerne la gara il bilancio è a favore del pilota nipponico, seppur in maniera meno netta (4-2).

Hadjar, il francese dal carattere fumantino che ricorda... Tsunoda

A completare la line-up della squadra di Faenza è un altro rookie che risponde al nome di Isack Hadjar. Il classe 2004 è reduce da una stagione di Formula 2 conclusa al secondo posto alle spalle di Gabriel Bortoleto, con il quale si ritroverà a competere anche sulla griglia di Formula 1. Lasciatosi alle spalle un anno tutto sommato positivo, salvo poi commettere qualche errore di troppo nel finale che ha favorito la risalita del rivale brasiliano che dall'appuntamento di Baku ha preso il comando della graduatoria senza più lasciarlo.

Seppur il giovane francese abbia più volte dimostrato una buona velocità, ciò che lascia ancora qualche punto interrogativo è il carattere che per certi versi ricorda proprio quello del "primo" Tsunoda: fumantino e a volte un po' eccessivo. Trattasi di un aspetto che dovrà sicuramente migliorare per poter collaborare al meglio con il team, a maggior ragione ora che si troverà a guidare una vettura che per essere (seppur poco dato l'imminente cambio regolamentare) sviluppata necessiterà anche dei suoi feedback.

Il ruota a ruota tra i due

Secondo il parere di chi scrive la Racing Bulls si è garantita una coppia interessante, molto giovane ma comunque ben bilanciata. Da una parte Tsunoda, pronto a cominciare la sua quinta stagione nella massima serie (tutte affrontate con la medesima scuderia, aspetto da non sottovalutare), che avendo ora un esordiente in squadra sarà chiamato ad effettuare un ulteriore step prendendosi a tutti gli effetti i gradi di capitano all'interno del box. Dall'altro lato del garage ecco invece un pilota altrettanto esuberante che dovrà sin da subito dimostrare a Helmut Marko di aver fatto la scelta corretta nell'affidargli il secondo sedile.

Proprio per questa forbice sia a livello tecnico che di esperienza, salvo clamorosi colpi di scena nel confronto interno sarà Tsunoda ad avere la meglio sul compagno. A giocare un ruolo fondamentale sarà sicuramente anche la delusione maturata in seguito alla bocciatura della Red Bull che il giapponese dovrà essere abile a trasformare in motivazione per riuscire ad estrarre il meglio da sè stesso e dalla monoposto.

Foto interna pbs.twimg.com

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