La Formula 1 rispetta ancora la sua storia? Il rinnovo (sospetto) di Spa

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La giornata degli appassionati della Formula 1, coloro che più tengono alla storia di questo sport, si è illuminata alle ore 10 italiane, con la notizia del rinnovo del Gran Premio del Belgio fino al 2031.

Poi, però, c'è stato un momento di realizzazione, dovuto alle specifiche del nuovo contratto: non si correrà a Spa nel 2028 e nel 2030.

Cosa c'è dietro questa decisione? Cerchiamo di capirlo insieme.

È sempre la stessa storia (non quella della Formula 1...)

Il tracciato di Spa-Francorchamps è tra i più noti - e allo stesso tempo temuti - del motorsport. Ampiamente discusso nel corso degli anni per la sua pericolosità, offre ai piloti ed ai fan un mix unico di adrenalina, fatto di variabili come il meteo e passaggi spettacolari in pista, come l'Eau Rouge Raidillon.

Eppure, l'ente della Formula 1 ha fatto una scelta, tenendo a mente la solita motivazione che, francamente, ha anche stancato: il lato commerciale.

La decisione di non disputare una gara in Belgio in due dei sette a venire non è per niente casuale: con molta probabilità, il circuito delle Andenne inizierà un'alternanza con un altro tracciato.

"Quale potrebbe essere il prescelto?" Vi starete chiedendo. Anche in questo caso, probabilmente, non vi piacerà la risposta; perché si potrebbe trattare di un'altra pista storica (Imola, Monza e Zandvoort fanno parte di questa lista, ma occhio anche a Barcellona).

Insomma, ancora una volta si è deciso di calpestare la storia della F1, e del motorsport, per ragioni economiche. Un approccio irrispettoso nei confronti di chi questo sport lo segue, ama e supporta a priori...

 

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