Sainz ringrazia Leclerc: «Un grande amico e rivale». Ma non dimentica Las Vegas
01/16/2025 01:30 AM
L'accoppiata di Charles Leclerc e Carlos Sainz in Ferrari ha fatto scintille, nel bene e nel male. I due hanno riportato la Rossa a lottare per il Mondiale Costruttori all'ultimo GP, come non accadeva da 16 anni, e sono sempre stati un punto di riferimento reciproco, il primo avversario da battere. Dall'altra parte, tra i due ci sono stati parecchi screzi agonistici, culminati con lotte in pista (a volte inutili) e team radio minacciosi. Il loro rapporto non è mai stato in discussione, se non nei pochi minuti dopo la gara, con l'animo ancora caldo e con i media alle calcagna.
Parlando al podcast Beyond The Grid, lo spagnolo non ha fatto altro che sottolineare il rispetto che ha sempre avuto per il monegasco: "Fuori dalla pista con Charles vado molto d'accordo. Abbiamo parlato di ogni argomento possibile, visto tutto il tempo passato insieme. In pista abbiamo avuto le nostre differenze, le nostre rivalità, weekend positivi e weekend negativi, ma abbiamo sempre riportato le macchine intere ai box. Per quattro anni abbiamo condiviso gli stessi metri di asfalto, perchè le nostre posizioni di qualifica spesso erano vicine, i pit stop erano vicini e anche in gara ci trovavamo, ma non abbiamo mai superato il limite, e questo è un dato da sottolineare, perchè non è facile. Siamo entrambi molto competitivi, ma per circa 100 gare non ci siamo mai scontrati, non credo che altre coppie abbiano mai fatto lo stesso".
Queste parole sono uscite all'alba del GP di Las Vegas, al termine del quale proprio il numero 16 aveva sbottato in radio contro il compagno di squadra, usando anche parole forti. Sainz ha spiegato che la situazione non era grave, ma ha comunque lanciato qualche frecciatina: "Abbiamo sempre messo da parte le nostre divergenze per il bene della squadra. A volte io ho sbagliato e mi sono scusato, a volte lui lo ha fatto e si è scusato. Le radio rendono tutto più grande di quello che è, perchè le conversazioni sono molto intense e trapela solo l'aspetto scorbutico dei piloti. Ma quando l'adrenalina scende, la situazione è meno tesa di quello che si immagina. Parliamo e andiamo avanti. Capisco perchè Charles era arrabbiato, anche io sono stato in quella posizione, ma non l'ho mai detto in radio. È un nostro obiettivo non parlarne pubblicamente. Charles in quel momento non si poteva controllare e lo comprendo. Comunque guarderò a questi quattro anni con gioia, lui è stato un grande rivale, che a volte usava la radio un po' troppo, ma mi sono goduto ogni momento. Io sono diventato un pilota migliore grazie a lui e viceversa":
Foto copertina x.com
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